Funzionari di Onu, Ue e di Ong attualmente operativi in paesi come Sudan, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Kosovo, Malawi e Georgia sono i partecipanti al corso di formazione sui diritti umani che l'Università Sant'Anna di Pisa organizza ad Addis Abeba dal 24 gennaio al 1° febbraio.
Etiopia
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Approvati 109 progetti, per i quali saranno stanziati € 13.116.270, provenienti dai fondi dell’8xmille Cei, così suddivisi: € 8.818.804 per 43 progetti in Africa; € 1.559.526 per 40 progetti in America Latina; € 2.345.188 per 24 progetti in Asia; € 362.752 per 1 progetto in Medio Oriente; ed € 30.000 per 1 progetto in Est Europa. Questi i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo della Cei, tenutasi venerdì 16 e sabato 17 novembre a Roma, e resi noti oggi.
Etiopia ed Eritrea hanno compiuto ieri un nuovo passo verso il processo di pace avviato nello scorso mese di luglio. A suggellare questo riavvicinamento la riapertura del confine «dove una sanguinosa guerra e le conseguenti tensioni hanno diviso i due paesi per decenni».
A seguito di nuove violenze inter-comunitarie più di 900.000 persone sono state costrette a fuggire lungo il confine tra Gedeo e West Guji, due aree rispettivamente nelle regioni del Snnp (Southern Nations and Nationalities People's) e dell'Oromiya, nel sud dell'Etiopia.
«Dopo circa due decenni, l'Eritrea riapre la propria ambasciata ad Addis Abeba alla presenza dei due leader. La piena normalizzazione dei rapporti tra l'Etiopia e l'Eritrea creerà le condizioni ideali per affrontare le questioni strategiche sulla base degli interessi condivisi dalle due nazioni». Così su Twitter Fitsum Arega, il portavoce della presidenza del Consiglio dei ministri dell'Etiopia.
All'indomani della visita ad Asmara del primo ministro Abiy Ahmed, Etiopia ed Eritrea dichiarano conclusa la guerra e iniziata una nuova era di pa ce e amicizia. Il commento di don Zerai: «grande gioia ma i passi da fare sono molti».
Per avere accesso «al cuore di Gesù, c'è un solo requisito: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui». Lo ha detto ieri il Papa all'Angelus in piazza San Pietro. Appello per Nicaragua e Siria. Plauso ad Etiopia ed Eritrea per la ripresa del dialogo di pace. L'invito a pregare per il suo pellegrinaggio ecumenico a Bari.
Sono 139 i profughi che mercoledì 27 giugno all'alba arriveranno all'aeroporto di Roma Fiumicino. Uomini, donne e bambini strappati alla vita disumana dei campi profughi. Un corridoio umanitario reso possibile grazie al protocollo siglato dal ministero dell'Interno e dalla Cei che finanzia interamente il progetto.
Una delegazione dell'Eritrea sarà in settimana ad Addis Abeba per colloqui con il primo ministro dell'Etiopia, Abiy Ahmed. L'obiettivo dell'incontro è superare i contenziosi lasciati irrisolti dal conflitto armato del 1998-2000 e l'attuazione di un accordo di pace.
Nel fine settimana torna in Diocesi di Prato la «Quaresima di carità». Le offerte raccolte nelle parrocchie pratesi saranno destinate a progetti di solidarietà a favore della popolazione dell'Etiopia, dove oepra un missionario pratese.