Oggi, in tutto il mondo, 1 bambino su 70 vive al di fuori del suo Paese di nascita. Circa 300.000 viaggiano soli. La metà di tutti i bambini migranti del mondo vive in soli 15 Paesi, l’Italia è al 20° posto con 400.000 minorenni.
Libia
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Pattugliamento dei mari, controllo delle frontiere: tutto questo non basta dinanzi a un fenomeno migratorio epocale. Il ruolo dell'agenzia europea, le ultime polemiche sulle Organizzazioni non governative nelle parole della portavoce di Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.
Il bilancio dell'ennesimo naufragio di migranti al largo della Libia è di 97 dispersi. I superstiti sono solo 23. Il commento del direttore della Fondazione Migrantes.
Più di 70 corpi senza vita di migranti che avevano tentato la traversata del Mediterraneo sono stati riportati a riva dalle onde presso Zawiya, una città della Libia occidentale: lo ha reso noto oggi la Mezzaluna rossa, documentando la tragedia con foto diffuse via Twitter.
È stato firmato ieri un accordo umanitario tra tutti i gruppi politici ed etnici del Sud della Libia. Nei giorni scorsi, a Sant’Egidio, si sono incontrati politici e attivisti del Fezzan, rappresentanti le varie tribù della regione meridionale della Libia.
Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas italiana commenta l'entrata in vigore oggi dell'accordo tra Ue e Turchia per il rimpatrio forzato dei migranti sbarcati sulle coste della Grecia.
«Fare una guerra in Libia adesso sarebbe un gravissimo e imperdonabile errore che porterebbe ricadute devastanti per il nostro Paese, sia per la sicurezza dei cittadini sia per le conseguenze su una ripresa economica ancora assai timida e debole – dichiara in una nota Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl) – La guerra non è mai la soluzione: dietro di sé lascia solo odio, miseria e barriere ancora più alte fra i popoli. Non scherziamo, quindi, sulla parola guerra!».
Papa Francesco ieri all’Angelus in Piazza San Pietro si è soffermato sui «luoghi» dello stupore: l’altro, la storia e la Chiesa. Poi ha parlato delle speranze di pace in Libia e Siria e ha benedetto i «Bambinelli» del presepe.
Dopo l'Angelus Papa Francesco ha rivolto il pensiero a Libia e Siria: «Cari fratelli e sorelle, anche quest’oggi mi è caro rivolgere un pensiero all’amata Siria, esprimendo vivo apprezzamento per l’intesa appena raggiunta dalla Comunità internazionale. Incoraggio tutti a proseguire con generoso slancio il cammino verso la cessazione delle violenze ed una soluzione negoziata che porti alla pace. Parimenti penso alla vicina Libia, dove il recente impegno assunto tra le Parti per un Governo di unità nazionale invita alla speranza per il futuro...»
Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas italiana, boccia l'agenda europea sull'immigrazione in discussione oggi a Bruxelles e punta il dito sui «rischi molto elevati» di una missione in Libia.