Sud Sudan

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“E’ tempo di passare dalle parole ai fatti”. Ne è convinto il Papa, che nel suo primo discorso in Sud Sudan, pronunciato a Giuba e rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico, ha affermato: “È tempo di voltare pagina, è il tempo dell’impegno per una trasformazione urgente e necessaria. Il processo di pace e di riconciliazione domanda un nuovo sussulto. Ci si intenda e si porti avanti l’Accordo di pace, come anche la Road Map!”. 

Papa Francesco è arrivato in Sud Sudan, seconda tappa del suo viaggio in Africa, dopo i tre giorni trascorsi nella Repubblica Democratica del Congo. Il primo appuntamento è la visita di cortesia al presidente della Repubblica del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit. Al suo arrivo, è accolto insieme all’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby e al moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields, dal presidente della Repubblica all’ingresso del Palazzo Presidenziale. 

Domani, 31 gennaio, inizierà il 40° Viaggio apostolico di Bergoglio, secondo Pontefice a recarsi nello Stato dell’Africa centrale già visitato da San Giovanni Paolo II nel 1980 e nel 1985. Francesco soggiornerà fino al 3 febbraio a Kinshasa, capitale e città più grande della Repubblica Democratica del Congo, per poi proseguire il Viaggio in Sud Sudan, dove non è stato nessun altro Papa e dove rimarrà fino al 5 febbraio. Don Dieudonné Kambale Kasika, responsabile della pastorale universitaria e incaricato della comunicazione per l’arcidiocesi di Kisangani, racconta i preparativi per accogliere Francesco e il suo “messaggio di pace”

Il Sud Sudan è uno dei paesi più poveri al mondo, dilaniato da decenni di conflitti civili, ed è lo Stato più giovane al mondo (l’indipendenza risale al 2011). L’aspettativa di vita è intorno ai 54 anni, tra le più basse a livello globale, ed elevati sono anche i tassi di mortalità materna e infantile. 

La cerimonia di ordinazione in diocesi prevista per il 23 maggio è stata rimandata a quando monsignor Christian Carlassare, il vescovo di Rumbek in Sud Sudan ferito alle gambe in un agguato, potrà di nuovo camminare e sarà guarito “nel corpo e nello spirito, per recuperare il trauma e aspettare che siano stati fatti i passi necessari per rendere possibile il mio ritorno a Rumbek”.