Brasile

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“In questo momento comincio a sentire un inizio di nostalgia. Nostalgia del Brasile, questo popolo così grande e dal cuore grande; questo popolo così amichevole. Nostalgia del sorriso aperto e sincero che ho visto in tante persone, dell’entusiasmo dei volontari. Nostalgia della speranza negli occhi dei giovani dell’ospedale San Francesco. Nostalgia della fede e la gioia in mezzo alle avversità dei residenti di Varginha”. Sono queste le parole pronunciate da Papa Francesco all’aeroporto di Rio di Janeiro, a conclusione della Gmg, prima di partire per Roma (testo integrale).

"La fraternità tra gli uomini e la collaborazione per costruire una società più giusta non sono un sogno fantasioso, ma il risultato di uno sforzo concertato di tutti verso il bene comune". Così Papa Francesco incontrando nel Teatro Municipale di Rio de Janeiro i politici, i diplomatici, gli esponenti della società civile, dell'imprenditoria, della cultura e delle maggiori comunità religiose in Brasile. Nel suo denso discorso il Pontefice ha messo a fuoco tre aspetti: l'originalità di una tradizione culturale; la responsabilità solidale per costruire il futuro; e il dialogo per affrontare il presente.

Le grandi manifestazioni popolari hanno dato la misura di una forte richiesta di giustizia popolare. Fra di loro tanti i giovani cattolici. Il primo Papa latinoamericano arriva oggi nella nazione più cattolica del mondo e perciò l'opinione pubblica si attende che lasci il segno, mentre il governo brasiliano sembra aver perso le sue sicurezze.

Quattro gli appuntamenti espressamente voluti dal Pontefice e che hanno rivoluzionato l'agenda del viaggio: il pellegrinaggio al santuario marino di Aparecida, la visita alla favela di Varginha, la tappa all'ospedale São Francisco de Assis na Providência de Deus, l'incontro con il Comitato del Celam (Consiglio episcopale latinoamericano)