All’Angelus il Pontefice rivela di aver continuato a chiedere a Dio, anche durante il viaggio in Canada, “di liberarlo dal flagello della guerra”. Poi ringrazia quanti hanno permesso il suo viaggio oltre Oceano del quale, anticipa, parlerà mercoledì prossimo durante l’udienza generale
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Nella quarta giornata in Canada, il Papa ha chiesto ancora una volta perdono alle vittime di abusi sessuali e ha indicato la strada dal fallimento alla speranza, che passa per la "credibilità" della testimonianza
La preghiera silenziosa nel cimitero della scuola di Ermineskin, simbolo delle 139 scuole residenziali – molte delle quali gestite dai cattolici – dove 150milla bambini sono stati strappate alle loro famiglie, divenendo vittime di “abusi fisici, psicologici e verbali” per le politiche di “assimilazione” del governo. È cominciato così il 37° viaggio apostolico del Papa, che in questi giorni in Canada continua il “pellegrinaggio penitenziale” iniziato quattro mesi fa a Roma con le popolazioni indigene.
La messa ad Edmonton e la Liturgia della Parola al Lago Sant’Anna. Sono i due momenti pubblici di oggi.
“Oggi sono qui, in questa terra che, insieme a una memoria antica, custodisce le cicatrici di ferite ancora aperte. Sono qui perché il primo passo di questo pellegrinaggio penitenziale in mezzo a voi è quello di rinnovarvi la richiesta di perdono e di dirvi, di tutto cuore, che sono profondamente addolorato”. E’ il cuore del primo discorso in Canada, pronunciato dal Papa a Maskwacis durante l’incontro con le popolazioni indigene First Nations, Métis e Inuit.
In volo verso il Canada il Pontefice incontra e saluta i giornalisti e poi ricorda la giornata dei nonni
Ha avuto inizio questa mattina il 37° Viaggio Apostolico Internazionale: Messaggio al Presidente della Repubblica Mattarella
“Accogliendo l’invito delle autorità civili ed ecclesiali e delle comunità indigene, il Santo Padre Francesco compirà un viaggio apostolico in Canada dal 24 al 30 luglio prossimo, visitando le città di Edmonton, Québec ed Iqaluit”. Lo annuncia il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, in una dichiarazione diffusa nel bollettino di oggi.
All’Angelus il Pontefice ha invitato la chiesa Canadese a collaborare con le autorità per giungere alla verità. Poi ha assicurato la sua preghiera per le vittime della strage in Burkina Faso
Una richiesta di asilo in Canada dove esiste una possibilità di prolungare quelle cure che la tengono in vita e che il Regno Unito le vuole, in questo momento, negare. È questa l’ultima speranza per Pippa Knight, la piccola di cinque anni, residente a Strood, nel Kent, entrata in stato vegetativo due anni fa a causa di una rara malattia neurologica, l’encefalopatia necrotizzante acuta.