Di fronte agli ultimi eventi accaduti in tutto il Paese, con attacchi e saccheggi verso sacerdoti e ambienti ecclesiali e delle Caritas, la Conferenza dei religiosi haitiani (Chr), in una nota diffusa ieri, si dice “costernata” e manifesta “profonda solidarietà ai sacerdoti, religiosi e religiose del Paese che sono profondamente colpiti nella loro fisicità e integrità morale e nelle loro opere, in particolare nelle diocesi di Cayes, Gonaïves e Fort-Liberté, più precisamente a Ouanaminthe, oltre che a tutte le altre persone e istituzioni vittime di atti vandalici e saccheggi in questi giorni”.
Haiti
Ultimi contenuti per il percorso 'Haiti'
Uccisione suor Luisa Dell’Orto: il dolore della Chiesa in Italia e la vicinanza a tutti i missionari
Il messaggio del cardinale Zuppi, presidente della Cei
A sei mesi dal terremoto che ha colpito Haiti sud occidentale, oltre 1.000 scuole nei dipartimenti più colpiti di Sud, Grand’Anse e Nippes devono ancora essere ricostruite, lasciando circa 320.000 bambini a studiare in ambienti non favorevoli all’apprendimento.
“Di fronte alla drammatica situazione in cui è immerso il nostro caro Paese, noi vescovi cattolici di Haiti rivolgiamo ancora una volta un urgente appello a tutti i protagonisti che si trovano sulla scena socio-politica, perché trovino insieme un consenso più ampio possibile che possa portare a un’uscita definitiva dalla crisi, in vista della riconquista della nostra sovranità e del recupero di Haiti”. È l’appello che viene rivolto dalla Conferenza episcopale haitiana (Ceh) in vista della festa nazionale del 7 febbraio.
Ora l’emergenza è sanitaria. A circa venti giorni dal terremoto che ha devastato nuovamente Haiti e la successiva tempesta Grace, la Caritas italiana è pronta ad affiancare le organizzazioni locali per affrontare i bisogni della popolazione. Le tante tendopoli che sono sorte non hanno servizi igienici. Manca l’acqua e il pericolo è che si diffondano infezioni e malattie. Nel Paese si registrano casi di abusi su minori e donne, sono frequenti gli episodi di violenza e gli assalti anche ai convogli di aiuti
Haiti: dalle Misericordie un sostegno concreto alla popolazione colpita dal terremoto. Grazie ad una sottoscrizione aperta a tutti, sarà possibile contribuire all’acquisto di kit di sopravvivenza per le famiglie rimaste senza casa ed in balia di una violenta tempesta tropicale.
Il bilancio dei morti per il terremoto che ha colpito Haiti, a una settimana dal sisma di magnitudo 7,2, supera le 2.180 persone, mentre i feriti ammontano a più di 12.200; senza dimenticare che sono stati distrutti quasi 53.000 case e 142 edifici ecclesiastici, oltre a più di 50 scuole cattoliche devastate.
Un confronto sulle “molte questioni ancora aperte”. È quello che ha visto protagonista la Presidenza della Conferenza episcopale italiana, riunitasi ieri pomeriggio in sessione straordinaria online, che si è concentrata in modo particolare sulla situazione relativa agli insegnanti di religione cattolica, al dibattito sul fine vita, alla crisi umanitaria in Afghanistan, al sisma che ha colpito Haiti.
“Sono vicino al popolo haitiano. Auspico pace, giustizia e dialogo”
I vescovi haitiani “deplorano e condannano” l’omicidio “inammissibile e rivoltante” del presidente Jovenel Moïse e il ferimento della moglie Martine Moise, attualmente ricoverata in ospedale in condizioni molto gravi. Sono stati presi di mira da un commando armato entrato nella loro abitazione la notte tra martedì e mercoledì. Quattro presunti omicidi sono stati uccisi e due arrestati dalle forze dell’ordine haitiane.
Successivo » 1 2 3 4