(da New York) «Un muro in sé non è immorale, ma può essere costruito per uno scopo immorale». Il card. Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, in un articolo pubblicato sul New York Times denuncia le politiche dell'amministrazione Trump e in particolare l'affermazione del presidente che considera «immorali» tutti coloro che si oppongono alla costruzione della barriera al confine con il Messico.
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L’amministrazione Trump sta valutando il ritiro degli Usa dallo storico trattato con la Russia per il controllo degli armamenti nucleari (Inf), firmato da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov e pietra miliare della fine della Guerra Fredda.
Non si è fatta attendere la risposta del regime di Nicolás Maduro, dopo manifestazioni antigovernative convocate ieri dall'Assemblea nazionale, in occasione della festa del 23 gennaio, e culminate con l'autoproclamazione a presidente ad interim del presidente dell'Assemblea nazionale Juan Guaidó.
È già in Messico, dopo aver attraversato il Guatemala, buona parte della nuova carovana di migranti honduregni partiti il 15 gennaio dalla città di San Pedro Sula. I migranti sono già circa 2.000, qualcun altro si sta aggiungendo. Ripeteranno lo stesso itinerario già fatto dalle prime carovane che hanno cercato di raggiungere gli Stati Uniti nei mesi di ottobre e novembre, rimanendo alla fine in gran parte bloccati alla frontiera tra Messico e Usa a Tijuana.
«Profonda delusione» è stata espressa dal card. Joseph W. Tobin, arcivescovo di Newark (Usa), a proposito delle parole del presidente americano Donald Trump, pronunciate nel messaggio nazionale di martedì 8 gennaio sulla questione dei migranti alla frontiera con il Messico.
(da New York) Il nuovo Congresso Usa rimane con una schiacciante presenza cristiana e 9 membri su 10 si identificano appartenenti ad una chiesa o a gruppi cristiani. I cattolici costituiscono il 32% della Camera e il 22% del Senato e la loro rappresentanza è nettamente superiore alla popolazione che si professa legata alla Chiesa cattolica.
Papa Francesco scrive ai presuli statunitensi in ritiro spirituale. Nel contesto dello scandalo degli abusi richiama alla «conversione» e alla «comunione fraterna» contro mere logiche di organizzazione.
(da New York) «Un fraintendimento, una discrepanza di vedute». Il card. Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale statunitense, risponde con queste parole all'Associated Press, l'agenzia stampa che il primo gennaio ha pubblicato in via esclusiva la lettera inviata lo scorso novembre dal card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei vescovi, allo stesso DiNardo per suggerire di non votare le misure per affrontare lo scandalo abusi.
(da New York) È stato reso pubblico ieri il rapporto del Procuratore generale dell'Illinois, Lisa Madigan, che accusa le sei diocesi cattoliche di aver taciuto i nomi di 500 sacerdoti e chierici accusati di abusi sessuali su minori. Nelle 9 pagine si afferma che dei 690 preti e diaconi accusati, di soli 185 è stata resa pubblica l'identità, mentre su tutti gli altri è calato il silenzio.
Papa Francesco: accetta dimissioni del vescovo ausiliare di Los Angeles, accusato di abusi su minori
Il Papa ha accettato la rinuncia all'ufficio di ausiliare dell'arcidiocesi di Los Angeles presentata da mons. Alexander Salazar, accusato di aver commesso abusi su minori. Ne dà notizia oggi la Sala Stampa della Santa Sede.