Il World Food Programme (Wfp) sta dispiegando cibo e attrezzature logistiche per le comunità colpite dal terremoto del 22 giugno che si è verificato vicino alla città di Khost. Sono in movimento 18 camion nelle aree colpite dal terremoto che trasportano forniture di emergenza, tra cui pacchi di biscotti ad alto contenuto energetico e unità mobili di stoccaggio.
Afghanistan
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Arriva già a un migliaio il bilancio dei morti in Afghanistan per il terremoto. Papa Francesco esprime vicinanza e preghiera. L'allarme Unicef per le condizioni dei bambini. Da Emergency ambulanze sul posto.
Sono stati accolti nel progetto #Sai (Sistema di accoglienza e integrazione, ex-Sprar) del Comune di Livorno, gestito dalla #FondazioneCaritasLivorno, otto rifugiati politici afghani.
Dalla paura del regime talebano alla riconquista della libertà, anche quella di giocare: le tre calciatrici del Bastan Football Club di Herat e il loro allenatore, fuggiti nell'agosto scorso dall'Afghanistan, torneranno in campo indossando la maglia del club Centro Storico Lebowski.
La loro storia era stata raccontata pochi giorni fa da un collega della Rai
Il numero di bambini gravemente malnutriti visitati dalle cliniche sanitarie mobili di Save the children in Afghanistan è più che raddoppiato da agosto, con alcuni che muoiono prima di poter raggiungere l’ospedale. Questo è l’allarme lanciato oggi dall’organizzazione.
“L’Afghanistan è il Paese più pericoloso al mondo per i cristiani”: è quanto emerge dalla World Watch List 2022 (Wwl), la nuova lista dei primi 50 Paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo, presentata oggi a Roma (in sala stampa della Camera dei deputati) da Porte Aperte/Open Doors, organizzazione internazionale da oltre 60 anni impegnata a sostenere i cristiani perseguitati nel mondo.
Ventisei borse di studio permetteranno ad altrettanti studenti dell’Università di Firenze di lasciare l’Afghanistan e proseguire il loro percorso universitario presso l’Ateneo.
È stato firmato oggi presso il Ministero dell’Interno a Roma un protocollo che permetterà – grazie ad un accordo con il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Esteri – l’arrivo di un contingente di 1.200 profughi afghani, rifugiati nei Paesi limitrofi, a causa della crisi che si è prodotta dallo scorso agosto.
“Nove membri di una famiglia, tra cui quattro bambine e due bambini, sarebbero stati uccisi ieri mattina quando un residuato bellico esplosivo è scoppiato all’interno di una casa a Kunduz. Altri tre bambini sarebbero stati feriti. Secondo quanto riferito, uno dei bambini, senza saperlo, ha portato l’ordigno inesploso in casa dopo averlo trovato nel campo vicino alla loro casa”. Si tratta di una notizia riportata oggi dall’Unicef