«Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana tra il 2017 e il 2019»: è il titolo della ricerca della Fondazione di diritto pontificio «Aiuto alla Chiesa che soffre» (Acs), presentata, giovedì 24 ottobre, a Roma, nella basilica di san Bartolomeo all'Isola, il santuario dei nuovi martiri del XX e XXI secolo. Dalla ricerca emerge che «sono quasi 300 milioni i cristiani che vivono in terre di persecuzione».
Cina
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(Strasburgo) Il vincitore del Premio Sacharov 2019 per la libertà di pensiero è Ilham Tohti. Il nome è stato deciso oggi dalla conferenza dei capigruppo dell'Europarlamento riunita a Strasburgo e annunciato in plenaria dal presidente David Sassoli.
Quattro promesse dopo 13 settimane di scontro, per placare violenze e proteste. Carrie Lam, capo dell'esecutivo di Hong Kong, sceglie di fare un passo indietro nel tentativo, disperato, di riportare ordine e tranquillità ad Hong Kong.
I cattolici cinesi raccontano al Sir come hanno vissuto le prime due ordinazioni episcopali avvenute nella Chiesa con l'approvazione del Papa e l'accettazione del governo cinese, frutto dell'Accordo del 22 settembre scorso. La speranza ora per la comunità cattolica è quella di «vivere in comunione con il successore di Pietro con serenità e senza lacerazioni», spiega Kin Sheung Chiaretto Yan.
Mentre ad Hong Kong la situazione sembra precipitare da un momento all’altro, con una preoccupante escalation della violenza e lo spettro di un intervento militare della Cina, il card. John Tong Hon, amministratore apostolico della diocesi, invita tutti i cattolici della città a pregare per «il benessere di Hong Kong».
Aziende cinesi hanno provocato «un disastro ecologico», avvelenando un fiume e «mettendo a rischio la salute» delle comunità: con queste ragioni, a seguito della denuncia di un missionario italiano, una commissione d'inchiesta del Parlamento della Repubblica Centrafricana ha chiesto la chiusura di quattro miniere d'oro.
Un appello alla pace, a rinunciare ad ogni forma di violenza, a mettere da parte le divergenze e costruire canali di comunicazione e dialogo «sincero» con lo scopo di lavorare tutti insieme al bene comune di Hong Kong. E' quanto chiedono in un messaggio congiunto i leader delle maggiori tradizioni religiose
Un milione di persone sono scese oggi di nuovo in piazza ad Hong Kong. Questa la stima secondo i media locali. La manifestazione è stata indetta nel giorno in cui Hong Kong ricorda la data del 1 luglio 1997, quando la città venne riconsegnata dal Regno Unito alla Cina.
Resi noti gli Orientamenti pastorali della Santa Sede per Vescovi e sacerdoti di fronte alla richiesta delle autorità governative cinesi di registrarsi civilmente. «Clandestinità non rientra nella normalità della vita della Chiesa», «rispettare la coscienza e le profonde convinzioni cattoliche».
Il card. John Tong, amministratore apostolico della diocesi cattolica di Hong Kong, e Eric So Shing-yit, presidente del Consiglio cristiano di Hong Kong, in una nota congiunta, prendono posizione sulla situazione dopo le manifestazioni di protesta chiedendo alla Cina il ritiro, e non solo la sospensione, della legge sull'estradizione.