«Ogni minaccia alla famiglia è una minaccia alla società stessa»: lo ha ribadito Papa Francesco incontrando nel Mall of Asia Arena a Manila le famiglie, durante il suo viaggio apostolico nelle Filippine (discorso integrale).
Filippine
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Il testo integrale dell'incontro di papa Francesco con i giornalisti al seguito del suo viaggio in Sri Lanka e Filippinbe, durante il volo che lo ha portato giovedì 15 gennaio a Manila.
Un invito ai sacerdoti a «rifiutare prospettive mondane» e alle comunità cristiane a creare «circoli di onestà». Lo ha rivolto oggi il Papa ai vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi nella cattedrale di Manila, durante il suo viaggio apostolico nelle Filippine (testo integrale).
La richiesta di «un fermo rifiuto di ogni forma di corruzione che distolga risorse dai poveri» e un appello ai dirigenti politici perché «si distinguano per onestà, integrità e responsabilità verso il bene comune»: li ha rivolti Papa Francesco parlando alle autorità e al corpo diplomatico nella Rizal Ceremonial Hall del Palazzo presidenziale di Manila, nel suo primo discorso ufficiale della visita nelle Filippine (testo integrale).
Ognuno ha il diritto di praticare la propria religione senza offendere, e ognuno ha il diritto - quasi l'obbligo - di dire quello che pensa, senza tuttavia insultare, provocare o prendere in giro la fede. Lo ha detto Papa Francesco durante la conferenza stampa in volo tra Colombo e Manila, precisando - una volta in più - che ogni religione ha dignità e che non si può uccidere in nome di Dio. Sollecitato dalle domande di otto giornalisti, il Pontefice ha parlato del processo di riconciliazione in Sri Lanka e della voglia di voler abbracciare soprattutto i poveri nelle Filippine, così come di terrorismo internazionale e delle possibili minacce al Vaticano.
Nelle Filippine «il messaggio saranno i poveri», soprattutto il sostegno alle vittime del tifone Yolanda. Lo ha detto Papa Francesco nel lungo colloquio coi giornalisti a bordo dell'aereo papale (testo integrale).
I testi integrali dei discorsi ufficiali pronunciati da Papa Francesco durante il suo viaggio pastorale in Sri Lanka e Filippine (12-19 gennaio 2015)
Sono otto i telegrammi che Papa Francesco ha inviato sorvolando i vari Paesi prima di giungere in Sri Lanka.
Nel momento del battesimo di Gesù, «il cielo si apre» e «torna alla mente la drammatica supplica del profeta Isaia: ‘Se tu squarciassi i cieli e scendessi!'. Questa invocazione è stata esaudita nell'evento del Battesimo di Gesù». Lo ha detto, ieri mattina, Papa Francesco all'Angelus, nella festa del Battesimo del Signore.
“Il peccato ci allontana da Dio e interrompe il legame tra la terra e il cielo”, ma con il battesimo di Gesù si inaugura la missione salvifica del Figlio di Dio, che sempre ci ama. Lo ha sottolineato Papa Francesco, prima della recita dell’angelus. A tutti il Pontefice ha auspicato di sperimentare ogni giorno l’amore e l’infinita misericordia del Signore, attraverso i sacramenti e con la prossimità ai propri fratelli, specialmente i poveri, i malati, i carcerati, i profughi. Alla vigilia del suo viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine, Papa Bergoglio ha poi chiesto di essere accompagnato con la preghiera, soprattutto rivolta allo Spirito Santo, troppo spesso dimenticato.
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