L'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe non ce l'ha fatta: è morto per le ferite riportate dopo essere stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco durante un evento elettorale nella regione di Nara.
Giappone
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Sono finiti anche i XVI Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Il lungo periodo sportivo giapponese è terminato ieri con una manifestazione trionfale per i colori azzurri. Le 69 medaglie conquistate dagli atleti italiani (14 ori, 29 argenti e 26 bronzi) certificano una evoluzione incredibile del movimento sportivo paralimpico, con i molti piazzamenti giunti dai 115 atleti - di cui 69 esordienti - che rappresentano quel 15% di popolazione italiana composto da “persone con disabilità”
Ad entrare nello stadio durante la celebrazione d’apertura di Tokyo 2020 oggi anche la squadra olimpica dei rifugiati, patrocinata dal Comitato olimpico internazionale (Ioc). È la seconda volta che una squadra composta da persone che non hanno più patria, partecipa ai giochi.
Fukushima 10 anni dopo. La preghiera per le vittime e il ricordo dell’impegno discreto dei cattolici
La comunità cattolica nipponica, su invito dei Vescovi, dopo un minuto di silenzio, si è unita spiritualmente per commemorare il 10° anniversario del terremoto dell’11 marzo 2011, il quarto più grande nel mondo dal 1900 e la cui magnitudo 9,0 della scala Richter è stata la più forte mai registrata in Giappone, provocando il violento tsunami che causò migliaia di morti, inghiottì case, campi, automobili, provocò incendi e danneggiò le centrali nucleari di Fukushima. Nella preghiera di commemorazione sono state ricordate le vittime del disastro il cui bilancio a 10 anni di distanza è ancora incerto.
I vescovi cattolici del Giappone e della Corea hanno unito le loro voci e in un comunicato congiunto hanno criticato i piani del governo giapponese di rilasciare in mare milioni di litri di acqua radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dallo tsunami.
Nel 75° anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki, risuonano ancora le parole sulla necessità della messa al bando delle armi nucleari, pronunciate da Papa Francesco in quello che finora è il suo ultimo viaggio internazionale. Parole storiche, che richiamano molti suoi pronunciamenti a favore del disarmo e della cultura della pace
La terza potenza economica al mondo sta vivendo, in quest'ultimo periodo, una crisi economica legata sia a fattori esterni che interni.
Come è ormai sua abitudine il Papa ha dedicato la prima udienza generale dopo un suo viaggio apostolico per sintetizzare gli incontri e le impressioni ricavate. Sulla Thailandia ha auspicato che «siano sanate le piaghe dello sfruttamento, specialmente delle donne e dei minori». Per il Giappone ha parlato di «Paese trainante per un mondo più giusto e pacifico». La preghiera per le vittime del terremoto in Albania.
Nella consueta conferenza stampa del Papa sull'aereo che lo riportava a Roma dopo la visita a Thailandia e Giappone, si è parlato del pericolo nucleare, degli armamenti,del possibili viaggio in Cina, di un'enciclica sul tema della pace, ma anche degli scandali finanziari in Vaticano e di come viene amministrato l'Obolo di San Pietro. Ecco la trascrizione completa.
«Il mio soggiorno in questo Paese è stato breve ma intenso. Ringrazio Dio e tutto il popolo giapponese per l'opportunità di visitare questo Paese, che lasciò una forte impronta nella vita di San Francesco Saverio e dove tanti martiri hanno dato testimonianza della loro fede cristiana». A fare un primo bilancio del viaggio è stato il Papa, nell'ultimo discorso pronunciato in Giappone, alla Sophia University di Tokyo, l'università cattolica fondata dai gesuiti nel 1913.
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