“Non si porta l’odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!”. È quanto ha ribadito ieri Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro.
Medio Oriente
Ultimi contenuti per il percorso 'Medio Oriente'
Il Papa, dopo essersi soffermato sull’episodio di Gesù che cammina sulle acque del lago, ha ricordato la drammatica situazione in Iraq, dove “migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale”. Anche a Gaza, dopo una tregua – ha aggiunto il Pontefice – “è ripresa la guerra, che miete vittime innocenti e non fa che peggiorare il conflitto”. Preghiamo – ha poi detto il Pontefice - anche per le vittime del virus “ebola” e per quanti stanno lottando per fermarlo.
Un incontro tra Papa Francesco e tutti i nunzi del Medio Oriente: è il progetto cui sta lavorando la Segreteria di Stato e che dovrebbe tenersi in settembre. Lo ha detto alla Radio Vaticana il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che ha spiegato così l’iniziativa.
E’ stato un abbraccio che ha avvolto tutto lo Studentato di Rondine quello dell’arcivescovo Riccardo Fontana che ancora una volta ha voluto dare personalmente il benvenuto ai giovani teologi ortodossi del Comitato cattolico per la collaborazione culturale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani giunti a Rondine all’inizio di luglio e che per tutta l’estate seguiranno il corso di lingua italiana insieme alla nuova generazione di giovani dello Studentato Internazionale.
Un lettore ci scrive rammaricandosi della scarsa attenzione dei media e dell'opinione pubblica sulle persecuzioni in atto contro le comunità cristiane in Iraq e in altre parti del mondo.
Il vice ministro degli esteri, Lapo Pistelli, racconta a Toscana Oggi la missione in Sudan per portare in Italia Meriam Ibrahim, suo marito e i due figli, che poi sono stati ricevuti da Papa Francesco. Ma prende anche un impegno preciso in difesa di tutti i cristiani perseguitati.
Incontreranno oggi l’arcivescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mons. Riccardo Fontana i rappresentanti del Comitato cattolico per la collaborazione culturale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani giunti a Rondine all’inizio di luglio, che per tutta l’estate seguiranno il corso di lingua italiana insieme alla nuova generazione di giovani dello Studentato Internazionale.
«Mai la guerra», no agli «sbagli del passato». Ancora una volta Papa Francesco, ieri mattina, dopo la recita dell'Angelus, è tornato a chiedere «con il cuore» di fermare la guerra.
l cristiano non può tenere nascosta la sua fede perché traspare da ogni parola e da ogni gesto, perché il cristiano vero cambia in profondità la sua vita. Così ha detto Papa Francesco prima dell'Angelus, commentando le due parabole del Vangelo di oggi, del tesoro nascosto nel campo e della perla di grande valore. Dopo l'Angelus ha pregato per la fine dei conflitti in corso nel mondo in Medio Oriente, Irak e Ucraina ed ha ricordato che cento anni fa ebbe inizio la Prima Guerra Mondiale.
Dopo il ritiro degli israeliani da Gaza nel 2005 è stata fondata fra Israele e Gaza una sorta di biennale della guerra. Ogni due anni si replica il bombardamento israeliano su Gaza mentre Hamas spara i suoi missili su Israele. Si tratta solo di cercare con poca fantasia di cambiare nome alla replica di una tragedia che è sempre la stessa.