«Il prossimo 7 luglio il Santo Padre si recherà a Bari, finestra sull’Oriente che custodisce le Reliquie di San Nicola, per una giornata di riflessione e preghiera sulla situazione drammatica del Medio Oriente che affligge tanti fratelli e sorelle nella fede».
Medio Oriente
Ultimi contenuti per il percorso 'Medio Oriente'
Sul sito del Patriarcato di Mosca è stato pubblicato un appello di pace sostenuto da un gruppo di Patriarchi delle Chiese ortodosse del Medio Oriente.
Nel tradizionale messaggio pasquale «Urbi et Orbi» Papa Francesco ha invocato frutti di speranza e di pace nella storia segnata da ingiustizie e violenze: nella martoriata Siria, in Terra Santa, in Sud Sudan, in Ucraina, in Venezuela. Ha incoraggiato il dialogo tra le due Coree ed ha ricordato tutti i bambini del mondo colpiti da guerre e fame.
«La Pasqua è davanti a noi ma da qui si vede solo il Calvario». E il Calvario, in Medio Oriente, ha il nome di Ghuta, Damasco, Idlib, Aleppo, Baghdad, Batnaya, Mosul, Afrin, Gaza, e tanti altri luoghi di guerra e di morte. Nelle parole di mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad, non c'è solo dolore, ma ancje la speranza che la Pasqua sia motivo di gioia.
Preghiamo «perché possiamo continuare senza ostacoli ad adempiere il nostro sacro dovere come manifestazioni del Vangelo vivente per servire i poveri, cercare giustizia e camminare nella luce e nell’amore di Cristo risorto». Lo scrivono i capi cristiani di Gerusalemme nel loro messaggio di Pasqua.
Proseguendo nella sua catechesi sulla Messa, Papa Francesco, nell'udienza generale di oggi nell'Aula Paolo VI e con una parte di fedeli in Basilica (per il freddo), si è soffermato sulla liturgia eucaristica.
Sarà l'amministratore apostolico di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa, a ricordare la figura di padre Alberto Gori, giovedì 22 febbraio ad Agliana, paese natale del francescano che tra il 1937 e il 1970 fu prima Custode e poi Patriarca latino di Gerusalemme.
«L’abbraccio del padre di una Chiesa con Pietro». È questo, per il Papa, il significato della Messa di questa mattina, concelebrata a Santa Marta con il patriarca della Chiesa di Antiochia dei greco-melkiti, Youssef Absi.
«Chiediamo al Signore la virtù della pazienza» propria di chi è in cammino e porta sulle proprie spalle difficoltà e prove, come molti dei fratelli cristiani perseguitati in Medio Oriente. Lo ha chiesto il Papa, nell’omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta.
Nella delegazione dei vescovi dell’«Holy land Coordination» (Hlc), il Coordinamento di Terra Santa, composto da presuli provenienti da Europa, Nord-America e Sud-Africa, anche l'arcivescovo Riccardo Fontana che ha spiegato al Sir il senso della visita in Terra santa dal 13 al 18 gennaio.