“Un vero disastro. È stata una notte drammatica. Ma non è ancora finita. Qui si contano 24 morti, tra questi 10 sono bambini, 6 donne e anche una persona disabile. I feriti sono più di 100. In nome di Dio le parti in lotta si fermino”.
Gaza
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“Due neonati sono deceduti per mancanza di cure, ma sono più di 50 i bambini malati di cancro che rischiano di perdere la vita perché non possono più accedere alle terapie oncologiche, interrotte a causa della crisi Covid”: questa la denuncia di Save the Children, in seguito all’annuncio dei piani di Israele di annettere parti della Cisgiordania che, si legge in un comunicato, “ha ridotto le possibilità, già estremamente limitate, di ottenere l’autorizzazione per lasciare Gaza per chi ha bisogno di cure salvavita, a causa della fine del coordinamento tra funzionari israeliani e palestinesi”.
Studiare senza nessuna prospettiva, sognando solo di andare via. Lasciarsi dietro un conflitto infinito ma anche gli affetti e la famiglia. Dalla visita dei vescovi dell'Hlc a Gaza è emersa tutta la frustrazione dei giovani della Striscia ma anche l'impegno della Chiesa perché crescano e vivano con dignità nella terra dove sono nati
Secondo quanto riferito poco fa dal portavoce dell’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa, Wadie Abunassar che cita fonti israeliane e palestinesi, le Autorità israeliane avrebbero rilasciato altri 124 permessi ai cristiani di Gaza.
«Nessuna decisione finale è stata presa» in merito al rilascio, ai cristiani di Gaza, dei permessi per recarsi a Betlemme per le feste natalizie. È quanto afferma Wadie Abunassar, portavoce dell'Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, riportando il contenuto di un «vago messaggio» del Cogat, (Coordination of Government Activities in the Territories), il Coordinamento delle attività del governo israeliano nei Territori Palestinesi, giunto ieri sera.
Sette giorni di preghiera e di adorazione eucaristica per chiedere il dono della pace e della riconciliazione: è l'iniziativa lanciata ieri dalla parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza, guidata dal sacerdote di origini argentine, padre Gabriel Romanelli.
«Il miracolo si è verificato! Dalle 5.30 di stamattina è entrata in vigore una tregua. I due contendenti sembrano la stiano rispettando. Le scuole oggi saranno ancora chiuse. In città il movimento sta riprendendo lentamente». Così padre Gabriel Romanelli al Sir sull'entrata in vigore di una tregua concordata tra Israele e Jihad islamica.
Venerdì 6 settembre due bambini palestinesi sono stati uccisi durante le manifestazioni alla barriera fra la Striscia di Gaza e Israele. Fore (Unicef), «diritti dei minori devono essere pienamente riconosciuti e rispettati».
Nessun permesso è stato concesso da Israele ai cristiani di Gaza per permettere loro di uscire dalla Striscia e recarsi a Gerusalemme per pregare durante le feste pasquali. A dichiararlo al Sir è Wadie Abunassar, responsabile per i media dei leader delle Chiese cristiane in Terra Santa.
«Almeno 49 bambini sono stati uccisi al confine con Gaza e più di 6.000 sono rimasti feriti, di cui quasi la metà in modo grave, a un anno dall'inizio delle proteste per la Marcia del ritorno». Questa la denuncia di Save the Children che ha richiamato le parti in conflitto a garantire la protezione dei minori.
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