Israele

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(Bruxelles) «La nazione palestinese vuole vivere in piena sovranità» e l’Ue, «avendo un ruolo importante, sta contribuendo a creare uno Stato palestinese embrionale»: lo ha affermato oggi il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, intervenendo nell’emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles. Ieri era invece intervenuto il Presidente israeliano Reuven Rivlin.

La consueta Conferenza episcopale itinerante di fine primavera ha avuto quest’anno come méta la Terra di Gesù ed è coincisa con l’ingresso del nuovo Custode Francesco Patton a Gerusalemme. Nel corso del 2015 i pellegrini italiani erano calati del 40%. Così i vescovi toscani, che hanno dato vita ad un coordinamento per rilanciare questa pratica, hanno deciso di andarci tutti insieme.

«L’Europa ha un ruolo decisivo da svolgere come quello, fra l’altro, di far rispettare il diritto internazionale, senza timori o favoritismi». A ribadirlo il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, intervenuto alla 100ª Giornata del Cattolici tedeschi svoltasi a Lipsia, il 28 maggio, durante la quale è tornato sulla situazione in Terra Santa: la questione israelo-palestinese, le sue implicazioni internazionali e la missione della Chiesa nel cuore del conflitto.

«L’Unione europea deve svolgere un ruolo politico maggiore nella regione, non solo un ruolo finanziario». Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, incontrando ieri a Gerusalemme il Capo della Delegazione del Servizio europeo per l’assistenza ai palestinesi, Ralph Tarraf, con il quale ha discusso del conflitto israelo-palestinese, della guerra in Siria e delle sue ripercussioni nella regione, in particolare del problema di milioni di rifugiati che «un giorno dovranno tornare a casa».

La Corte Suprema ha respinto gli ultimi ricorsi sul caso Cremisan presentati dalle suore del convento salesiano, dai proprietari delle terre confiscate e dal comune di Beit Jala. Secondo quanto riferisce la «St. Yves Society», associazione di diritti umani che opera in seno al Patriarcato Latino di Gerusalemme e che da anni segue l’iter giudiziario della vicenda, la Corte ha confermato la costruzione del muro di annessione stabilendo che questo risponde a dei «bisogni di sicurezza».

Ancora atti vandalici nei confronti di luoghi di culto cristiani a Gerusalemme. Questa volta è toccato all’abbazia benedettina della Dormizione, situata sul monte Sion, sacro per musulmani, ebrei e cristiani e luogo importante per il dialogo interreligioso tra ebraismo e cristianesimo. Scritte ingiuriose sono apparse, nella notte tra sabato 16 e domenica 17 gennaio, sui muri dell’abbazia il cui nome latino, «Dormitio», ricorda la tradizione che vuole la Vergine Maria cadere in un sonno eterno.