Il voto di ieri in Israele ha sancito la vittoria del premier uscente Benyamin Netanyahu, che si riconferma così per la quinta volta, la quarta consecutiva, alla guida del Paese. Il commento ai risultati di Janiki Cingoli, presidente del Cipmo, il Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente.
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Dopo la Russia e i cinque Paesi dell'Ue membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu, anche il Giappone prende le distanze dalle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump sulla sovranità israeliana delle alture del Golan.
Fonti vicine alla Chiesa locale hanno ftato sapere al Sir che sono al momento cessati i bombardamenti, ma «la tensione è palpabile. Siamo in attesa di conoscere l'esito di un incontro del Gabinetto di sicurezza israeliano dal quale potrebbero uscire delle decisioni in merito a nuovi attacchi o, speriamo, ad un cessate il fuoco».
L'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, commenta al Sir il lancio - avvenuto alle 3,45 di oggi - della navicella israeliana ‘Bereshit' (In principio) dalla base spaziale di Cape Canaveral, in Florida.
(Haifa) «Il conflitto, i rifugiati e i profughi, il tema del diritto e dell’autodeterminazione sono questioni storiche, antiche e mai risolte. Finché non si troveranno delle soluzioni queste resteranno delle radici malate destinate a segnare ancora per molto la vita di questa terra». Lo ha detto al Sir mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Grosseto, rappresentante della Conferenza episcopale italiana all’Holy Land Coordination (Hlc) 2019, che oggi ha chiuso ad Haifa il suo pellegrinaggio annuale di solidarietà.
(Haifa) Si è aperto con la recita della preghiera semplice di san Francesco, «Signore, fa di me uno strumento della tua pace» l'incontro interreligioso che ha visto i vescovi dell'Holy Land Coordination (Usa, Canada, Ue e Sud Africa) riunirsi oggi ad Haifa insieme a leader religiosi islamici, ebraici, drusi e bahai.
Sono 500 i permessi accordati dalle autorità israeliane ai cristiani palestinesi di Gaza per uscire dalla Striscia e recarsi per le feste di Natale a Gerusalemme Est e in Cisgiordania. Ma di questi solo 200 sono stati effettivamente rilasciati. È quanto fonti della chiesa gazawa hanno dichiarato oggi al Sir.
La «soluzione dei due Stati» e lo «status» di Gerusalemme. Sono due degli argomenti dell'udienza concessa oggi dal Papa al presidente della Palestina, Mahmoud Abbas, che si è successivamente incontrato con mons. Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati.
Il Papa ha ricevuto oggi in udienza Reuven Rivlin, presidente dello Stato d'Israele, il quale ha successivamente incontrato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Mentre nella Striscia di Gaza si combatte l'ennesimo scontro a colpi di razzi e di bombe tra Esercito israeliano e miliziani di Hamas, dalle minuscole comunità cattoliche di Gaza e di Beer Sheva (Israele), tutte e due sotto attacco, arriva una testimonianza di pace e di preghiera: «Non è una questione che si risolve con le armi. Ci sono persone che soffrono da ambo le parti, madri palestinesi e israeliane che piangono con i loro figli. Le lacrime non conoscono nazionalità. Preghiamo per loro e per i nostri governanti»