Sono i numeri più alti dall’inizio del conflitto. In ginocchio milioni di famiglie. In aumento i casi di lavoro minorile e il rischio di matrimonio precoce per le ragazze. Save the Children lancia un appello alla comunità internazionale perché venga garantita la disponibilità immediata di alimenti sicuri e nutrienti e chiede l’accesso umanitario illimitato
Siria
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“I bambini in Siria continuano a pagare il prezzo più alto di una crisi che sta per raggiungere la triste pietra miliare del decimo anno, il prossimo marzo. Il sistema scolastico in Siria è sovraccarico, sottofinanziato, frammentato e impreparato a fornire servizi sicuri, equi e continui a milioni di bambini”.
Le comunità cristiane della Siria in guerra si preparano a vivere il Natale. Le testimonianze del nunzio apostolico, card. Mario Zenari, e dei parroci delle zone dove si combatte ancora, padre Antonio Ayvazian, parroco armeno di Qamishli, nel nord Est siriano (al confine turco) e di padre Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa e parroco latino del villaggio cristiano di Knaye (Idlib)
“Papa Francesco ha donato circa 60mila euro a ciascuna delle diocesi siriane per aiutare chi è più nel bisogno. La metà è prevista per questo mese di dicembre, la restante a marzo 2021. È un gesto di carità nei riguardi dell’amata e martoriata Siria. Per quanto riguarda la distribuzione, come e a chi, è lasciato a chi di dovere sul posto”. A confermare la notizia è il nunzio apostolico in Siria, card. Mario Zenari.
Siria: Save the Children, “almeno 4 bambini sono rimasti uccisi in un intenso bombardamento a Idlib”
“Durante intensi bombardamenti nella provincia siriana di Idlib ieri mattina sono rimasti uccisi almeno 4 bambini. Una bambina di 4 anni è morta mentre andava a scuola nella città di Ariha, a sud di Idlib, altri due bambini sono stati uccisi a Kafraya e un quarto di 10 anni a Idlib. Decine di altre persone sono rimaste ferite”. È quanto denuncia Save the Children
Dal 2005 un piccolo gruppo di Trappiste partite dal monastero toscano di Valserena si è stabilito ad Aleppo. Suor Veronica racconta la loro vita, in un Paese duramente segnato dalle conseguenze della guerra. Il loro appello: fermare l'embargo che affama la popolazione.
Nuovo piano di aiuti di emergenza a favore di 20.550 famiglie cristiane siriane di diverse denominazioni, cattoliche, ortodosse e protestanti lanciato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), che così intende rispondere alla pandemia da Covid-19 che ha aggravato la già drammatica crisi nel Paese giunto ormai al decimo anno di guerra.
L'editoriale del direttore mette in guardia: tutti così impegnati a parlare di corona virus, delle paure per la salute ma soprattutto per l’economia, che pochi si rendono conto di quanto succede non molto lontano dalle nostre coste
Due operatori di Oxfam, impegnati nella risposta umanitaria alla crisi siriana, sono stati uccisi oggi in un attacco al veicolo su cui viaggiavano, da parte di un gruppo armato rimasto finora non identificato. Il tragico episodio si è verificato alle 14 ora locale, nel governatorato di Dar’a, nel sud della Siria, tra Nawa e Al-Yadudah.
La testimonianza dell’arpista siriana Rahaf Chikhani: dopo 9 anni di guerra «uno dei modi per sentirci vivi è quello di trovare rifugio nella musica». Il sogno di aprire una scuola di arpa a Damasco.