«Il nostro splendido bambino se n’è andato». Così Connie Yates, la mamma del piccolo Charlie Gard, ha dato al Daily Mail la notizia della morte del bimbo di 11 mesi (il 4 agosto avrebbe compiuto un anno) in un hospice di Londra.
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Sul caso Charlie Gard è arrivata ieri sera la sentenza del giudice Nicholas Francis della Royal Court of Justice che stabilisce che il piccolo venga «trasferito in hospice», il cui nome e luogo restano segreti. L’amaro commento della mamma Connie.
La presidente dell'ospedale pediatrico «Bambino Gesù» di Roma, Mariella Enoc ha spiegato nel corso di una conferenza stampa perché l'ospedale pediatrico romano si è occupato del caso Charlie Gard.«Questa esperienza ha dimostrato l'importanza della relazione tra medici, scienziati e famiglie, senza la quale si creano inutili duelli».
Nelle sei pagine di sentenza redatte dal giudice Nicolas Francis, presidente della Corte di fronte a cui sono comparsi i genitori di Charlie e l’Ospedale pediatrico di Londra, la difesa del proprio operato.
«I genitori si sono trovati di fronte a una scelta drammatica che è stata quella di arrendersi alla malattia». Così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha commentato la decisione dei genitori del piccolo Charlie Gard di abbandonare la battaglia legale per le cure al figlio.
«Il tempo è scaduto per Charlie e nessuno trattamento può offrire possibilità di successo»: i genitori ritirano la richiesta di rivedere la sentenza. Lo ha detto l’avvocato Grant Amstrong, non appena oggi pomeriggio la Corte di Londra è tornata a insediarsi. La preghiera del Papa.
Si è di nuovo riunita stamane alle 11 ora italiana la corte presieduta dal giudice Nicholas Francis chiamato a riaprire il caso del piccolo Charlie Gard, un anno il prossimo 4 agosto.
Si svolgerà lunedì e martedì prossimi (17-18 luglio) presso il Great Ormond Street Hospital una riunione interdisciplinare per esaminare il caso di Charlie Gard alla luce delle nuove acquisizioni relative alla terapia nucleosidica e le sue applicazioni su pazienti affetti da patologia miticondriale, come quella di Charlie.
(Bruxelles) «Il Regno Unito cesserà di essere membro dell’Ue alla mezzanotte del 29 marzo 2019» e da quel momento «diventerà un Paese terzo». Una scheda informativa che la Commissione ha pubblicato oggi sui negoziati Ue-Regno Unito sintetizza ciò che è già avvenuto dal 29 marzo scorso, quando il Regno Unito ha notificato la decisione di lasciare l’Unione, e che cosa dovrebbe avvenire.
C’è uno spiraglio nella vicenda del piccolo Charlie Gard, affetto da rarissima patologia genetica degenerativa. Il Great Ormond Street Hospital apre alla possibilità di cure sperimentali. Il commento di Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù.