È stato impedito alla Chiesa anglicana d’Inghilterra di proiettare uno spot di 60 secondi sulla preghiera cristiana del «Padre Nostro». La società che gestisce la pubblicità nelle sale cinematografiche spiega che lo spot potrebbe offendere il pubblico. Ma a difesa del corto sono scesi in campo anche i musulmani.
Gran Bretagna
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Via libera della Camera dei Comuni ai raid aerei in Siria. Un dibattito acceso, durato dieci ore e mezza. Per il cardinale Vincent Nichols, «un'azione efficace è necessaria per fermare l’Isis». Ma l'arcivescovo di Canterbury mette in guardia: «Rafforzeremo la loro determinazione, aumenteremo la loro forza di reclutamento e incoraggeremo i loro simpatizzanti».
Francis Campbell, irlandese, cattolico, ex ambasciatore britannico alla Santa Sede e vicerettore dell’università londinese di st.Mary’s a Twickenham, esperto di Europa e di politica commenta per il Sir la vittoria di David Cameron.
Il Papa ha inviato un messaggio per l'annuale Giornata per la vita sul tema «#livelife proteggi e ama la vita dal suo inizio alla sua fine naturale» che si celebra il 27 luglio.
«Una legge che consentirebbe a individui di partecipare attivamente a mettere fine alla vita di altri rafforzandone l'idea che non hanno più nessun valore. Questa non è la via da seguire per una società che vuole essere compassionevole e premurosa». In un comunicato i più importanti leader religiosi della Gran Bretagna hanno lanciato un appello contro la legge sul suicidio assistito in discussione alla camera dei Lords il 18 luglio.
«Un evento straordinario nella storia inglese». Viene presentata con queste parole dall'Ordinariato personale di Nostra signora di Walsingham, la celebrazione domani pomeriggio nella chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione e San Gregorio, a Londra, di una Messa cattolica che per la prima volta utilizzerà alcune parti del ricco patrimonio liturgico anglicano.
Suoni di campane in tutto il Regno Unito e preghiere nelle chiese cristiane e nei templi delle altre religioni. Così la «Chiesa di Inghilterra», di cui il «royal baby» un giorno diventerà «Supremo governatore», e le altre fedi salutano la nascita del pronipote della regina Elisabetta, terzo in linea di successione al trono.
Delusione perché la nuova legge, che porterà ai primi matrimoni gay nell'estate del 2014 e che è stata approvata in fretta dalla Regina Elisabetta, trasforma il matrimonio in una istituzione in cui «non è più al centro l'apertura ai figli e, con essa, la responsabilità per i padri e le madri di rimanere insieme per allevarli». La esprimono il presidente e vicepresidente della conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles, l'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols e quello di Southwark Peter Smith in un comunicato con il quale definiscono il via libera definitivo alle nozze gay del Regno Unito «un punto di non ritorno» e un «profondo cambiamento sociale».
Sarà la Regina, quasi sicuramente alla fine di questa settimana, a dare il via libera definitivo alla legislazione che introdurrà i primi matrimoni gay, in Gran Bretagna, nell’estate del 2014.