Boris Johnson ha violato la legge chiedendo alla Regina Elisabetta di sospendere il parlamento lo scorso agosto. L'ha deciso la Suprema Corte londinese all'unanimità. John Bercow: Westminster deve riaprire subito.
Gran Bretagna
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La Corte suprema britannica è chiamata questa settimana ad esprimersi sulla chiusura del parlamento da parte del premier Boris Johnson. Il parere del docente all'università di Edimburgo e consulente della Camera dei Lord: «nessuna violazione della costituzione». Preoccupazione per la confusione di ruoli tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.
Il Parlamento europeo apre ad un possibile rinvio della Brexit, ma il presidente della Commissione avverte: «Non sono certo che ce la faremo. Ma ci proveremo, fino all'ultimo. Il rischio del no deal è reale».
Regno Unito, Germania, Francia, Italia... Non c'è Paese europeo che sfugga all'imbarbarimento della vita politica e al degrado delle istituzioni democratiche. Le ragioni sono complesse: la diffusione di paure legate alla globalizzazione, alla crisi economica e alle migrazioni, si somma alle fake news e al venir meno del senso di responsabilità verso la «cosa pubblica». Alcuni spunti per riavvicinare cittadini e «palazzo».
L'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, in una dichiarazione relativa alla proposta di un forum di cittadini sulla Brexit, si dice onorato di poterlo presiedere, ma ha indicato tre condizioni...
Boris Johnson con 92.153 voti su 159.320 è stato eletto leader del partito conservatore e sarà quindi il primo ministro del Regno Unito. Al suo oppositore Jeremy Hunt sono andati 46.656 voti.
«Questa è una decisione triste e dolorosa per tutta la famiglia». È il commento del vescovo cattolico inglese John Sherrington, ausiliare di Westminster, in risposta alla decisione di un tribunale del Regno Unito di ordinare a una donna di abortire.
(Bruxelles) La Commissione europea continua a lavorare per preparare lo scenario del Brexit senza accordo il 1° novembre 2019, ipotesi che «rimane possibile, anche se indesiderabile», dice una nota della Commissione che oggi ha fatto il punto sulle misure di preparazione e di emergenza dell'Ue messe in campo per l'uscita della Gran Bretagna.
Nel messaggio per Giornata per la vita in Inghilterra, dedicata agli abusi domestici, Papa Francesco lancia un appello contro i «vergognosi maltrattamenti a cui le donne sono talvolta sottoposte».
«Non lascio per cattiva volontà ma con enorme ed eterna gratitudine per aver potuto servire il Paese che io amo». Con la voce rotta dal pianto Theresa May ha concluso la sua breve dichiarazione ai giornalisti di fronte al numero 10 di Downing Street, in cui ha annunciato che il 7 giugno terminerà il suo mandato come primo ministro e come leader del partito conservatore.