Al centro del Consiglio europeo iniziato ieri a Bruxelles, la spinosa questione della Brexit, ma nel suo discorso il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, ha toccato anche altri temi, come il rischio-disinformazione alle elezioni Ue. «Proteggere nostri cittadini e nostre imprese da pratiche sleali cinesi».
Gran Bretagna
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Caos politico in Gran Bretagna per la Brexit. Ieri la premier Theresa May, si è rivolta agli inglesi attribuendo tutte le colpe ai parlamentari. Oggi è attesa a Bruxelles. Tusk, presidente del Consiglio europeo, ai 28 capi di Stato e di governo convocati per oggi a Bruxelles
(Londra) La premier Theresa May proporrà una terza volta, al parlamento britannico, la prossima settimana, il «withdrawal agreement», l'accordo firmato con l'Unione europea che regola Brexit. Lo riferisce la Bbc.
Recesso senza accordo o rinvio? Il parlamento britannico deve decidere nelle prossime ore quale linea tenere in vista dell'ormai imminente divorzio dall'Unione. La data stabilita è il 29 marzo. Ma l'esperto scozzese, autore di «Rescaling the European State», insiste: la politica non sa decidere, c'è bisogno di più tempo.
Le Chiese della Gran Bretagna invitano «tutte le comunità a pregare mentre ci avviciniamo alla data in cui è previsto che il Regno Unito lasci l'Unione europea».
(Londra) Un appello, dai toni che appaiono disperati, all'Unione europea perché ceda sul «backstop», ma anche ai propri parlamentari affinché la sostengano nel voto chiave di martedì prossimo. Lo ha lanciato oggi la premier britannica Theresa May da Grimsby, Lincolnshire, zona che ha votato per la Brexit.
(Londra) La premier britannica Theresa May dichiara una nuova posizione sul Brexit, lasciando intravvedere un rinvio, pur breve, del divorzio dall'Ue, rispetto alla data prefissata del 29 marzo. Il suo discorso odierno alla Camera dei Comuni conferma che il governo e il parlamento non sono ancora riusciti a trovare una soluzione e una posizione comune.
(Bruxelles) Nulla di nuovo dopo il primo dei diversi incontri che la premier britannica Theresa May avrà oggi a Bruxelles. May ha incontrato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. Ora May incontra il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il coordinatore del comitato per il Brexit Guy Verhofstadt, e a seguire il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Continua l'inverno permanente di Westminster, il braccio di ferro tra parlamento britannico ed esecutivo che rende Brexit un enigma senza soluzione proiettando la Gran Bretagna verso un'uscita senza accordo dalla Ue. Ieri sera i legislatori hanno bocciato cinque emendamenti sul processo di uscita del Regno Unito dall'Unione europea dicendo alla premier che non vogliono cambiare il suo approccio a Brexit.
(Strasburgo) Rammarico, preoccupazione, rinnovata disponibilità al dialogo accompagnata da fermezza: da Strasburgo emergono sentimenti diversi ma una sola linea comune sul Brexit, che chiede a Londra di decidere. Nella sede del Parlamento europeo è in corso un dibattito fra le istituzioni Ue, dopo che ieri sera, circolata la notizia della bocciatura a Westminster dell'accordo per il divorzio dall'Ue, si era già espresso chiaramente il presidente della Commissione: «il tempo è quasi scaduto».