«Noi siamo pronti, l’aereo è a Ciampino con i medici a bordo. L’ambasciata italiana in Inghilterra sta anche cercando un’ambulanza per il trasporto dall’ospedale all’aeroporto. L’aereo, lo ripeto, è a Ciampino pronto a decollare. I medici e le attrezzature ci sono. L’equipe è pronta». Lo ha detto la presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, Mariella Enoc, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, sul caso del piccolo Alfie Evans.
Gran Bretagna
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«Un piccolo guerriero che vuole vivere». Così mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, commenta al Sir la vicenda di Alfie Evans, il bambino di 23 mesi di Liverpool, ricoverato presso l'Alder Hey Children's Hospital della città inglese, affetto da una patologia neurodegenerativa grave, ma mai diagnosticata esattamente.
«Ad Alfie è stato assicurato l'ossigeno e l'acqua! È sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano». Lo ha scritto, un'ora fa, in un post su Facebook la mamma di Alfie Evans, Kate James, nel quale ha inserito anche una foto del piccolo e sottolineato: «Come appare bello».
L'interruzione dei trattamenti che tengono in vita Alfie Evans doveva avvenire oggi alle 12, ora inglese, ma è stata rimandata. Intanto l'Italia ha concesso la cittadinanza al piccolo nella speranza che possa essere trasportato da noi.
«Hanno proposto di uccidere nostro figlio oggi alle 12 e adesso hanno infranto l'ordine e ci danno tempo fino alle 13.30 Per favore pregate». È il post di papa Thomas Evans su Facebook che alle 12 aveva scritto «Alfie mi dispiace tantissimo».
«Il piccolo Alfie Evans sia lasciato affidato all'amore dei suoi genitori». Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, ieri sera a Scandicci, Scandicci in occasione della Festa diocesana della famiglia, pronunciandosi sulla vicenda del bambino inglese di 23 mesi affetto da malattia neurodegenerativa di cui non si conosce la causa.
La tragedia siriana è fra le più spietate e folli di tutte le guerre civili. In questi sette anni di guerra ci sarebbero stati almeno 33 attacchi con armi chimiche. E se le maggiori responsabilità ricadono sul regime di Assad, è anche difficile, per quasi tutti, scagliare la prima pietra.
Vincent Lambert, in Francia, e il piccolo Alfie Evans, in Inghilterra, scuotono le nostre coscienze in presenza delle loro assai precarie condizioni di vita e di due magistrature che ne vogliono decretare la morte per interruzione di idratazione e nutrizione. Questo, malgrado la mamma e il fratello di Vincent e la mamma e il papà di Alfie ne stiano contestando l’esecuzione, adoperandosi in modo ammirevole per l’assistenza e la cura.
«Respinto» dalla Corte suprema il ricorso dei genitori Kathe e Thomas Evans che chiedevano la vita per il proprio figlio. Oggi la Corte ha emesso il verdetto su questo «caso disperatamente triste», si legge nella sentenza, triste per i genitori e per «le persone che hanno mantenuto Alfie in vita per così tanto tempo».
Thomas Evans, papà del piccolo Alfie ha incontrato stamane Papa Francesco prima dell'udienza in Piazza San Pietro. Sul profilo social del giovane papà, un paio di scatti, che documentano l'incontro, confermato anche al Sir. E un commento: «Alfie faremo qualsiasi cosa per te. Tu non stai morendo e perciò non permetteremo che ti tolgano la vita. Santità, salvi il nostro figlio».