Il premier Conte è intervenuto stamani alla Camera nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre, facendo il punto sulle trattative sulla manovra e parlando anche degli altri temi all'ordine del giorno, dalla Brexit alle politiche migratorie.
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(Strasburgo) «Non ci sono i margini per un nuovo negoziato. L'accordo raggiunto sul Brexit non sarà rimesso in discussione»: lo dice da Strasburgo il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
Alla vigilia del difficile voto del parlamento inglese sull'accordo concluso da Theresa May con la Ue, arriva la sentenza della Corte europea di giustizia che ritiene possibile la revoca del processo di uscita dall'Ue anche senza il parere degli altri Stati membri.
Il divorzio tra Regno Unito e Ue è stato definito formalmente durante il summit-lampo del Consiglio europeo tenutosi ieri a Bruxelles. Dovrebbe entrare in vigore il 30 marzo 2019. Ora Theresa May deve convincere il Parlamento britannico a ratificarlo. «Comunque vada - ha dichiarato Donald Tusk - resteremo amici fino alla fine dei giorni».
Nella serata di ieri la premier britannica ha convinto il governo a un sofferto sì sul «divorzio consensuale» dall'Unione europea. Contrari diversi ministri. Lo scontento serpeggia tra Londra e l'Irlanda del Nord. La risposta di Tusk, Barnier e dell'Europarlamento.
A causa di un malore il cardinale Vincent Nichols non potrà presentarsi oggi alla Commissione di inchiesta indipendente sugli abusi sessuali sui minori, istituita nel Regno Unito per fare chiarezza sugli abusi che sono stati commessi nel Paese («Independent Inquiry into Child Sexual Abuse»).
(Bruxelles) La sicurezza dei cittadini e la stabilità del continente sono stati i punti discussi nel nuovo incontro tra Michel Barnier, capo negoziatore del Brexit per la Commissione europea, e Dominic Raab, il negoziatore per il Regno Unito, avvenuto stamane a Bruxelles, in vista di quello che Barnier ha definito un partenariato che sarà «ambizioso», «senza precedenti».
Il Gruppo Brexit del Parlamento europeo, coordinato dal deputato belga Guy Verhofstadt, «accoglie sia la dichiarazione di Chequer sia il Libro bianco del governo britannico come passo avanti verso la definizione di nuove relazioni tra il Regno Unito e l'Ue, quando la Gran Bretagna non ne sarà più Stato membro».
Il Sinodo della Chiesa d'Inghilterra, che conclude, oggi, i suoi lavori all'università di York, «ha deciso di aggiornare e semplificare le regole in materia di ecumenismo, che risalivano al 1988, per mettere nuovo entusiasmo nell'obiettivo di evangelizzare il resto del mondo».
Tra i temi all'ordine del giorno del Consiglio europeo a Bruxelles anche la Brexit. Nel testo approvato stamani dai 27 Paesi la preoccupazione per la mancanza di passi in avanti nel negoziato a proposito dell'Irlanda.