(da New York) Sono le 21.06 quando il presidente Donald Trump annuncia al suo Paese che pochi minuti prima gli Stati Uniti, in un’operazione congiunta con Francia e Regno Unito, hanno sferrato un attacco di precisione contro la Siria. Le testimonianze del vicario apostolico ad Aleppo e del parroco di Damasco.
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Padre Bahjat Elia Karakach, francescano della Custodia di Terra Santa, superiore del convento dedicato alla conversione di san Paolo, la parrocchia principale di rito latino della Capitale, a Damasco, racconta al Sir l’attacco congiunto di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia sferrato nella notte.
Attacco Usa (con UK e Francia) nella notte contro alcuni obiettivi siriani. La prima reazione russa: «gli attacchi avranno conseguenze».
Torneranno in tribunale lunedì i genitori del piccolo Alfie, Tom Evans e Kate James, dopo le ultime vicende avvenute nell’ospedale pediatrico Adler Hey Hospital di Liverpool.
«Quanto è triste che qualcuno possa dirti dove e quando tuo figlio morirà», scrive stamane Kate James, la mamma del piccolo Alfie Evans, sul suo profilo Facebook.
(Bruxelles) Il Consiglio europeo «si compiace dell’accordo raggiunto dai negoziatori sulle parti del testo giuridico dell’accordo di recesso concernenti i diritti dei cittadini, la liquidazione finanziaria, una serie di altre questioni relative al recesso e la transizione». Lo si legge nelle Conclusioni del Consiglio europeo, che in mattinata ha affrontato il nodo del Brexit.
(Bruxelles) Il Consiglio «Affari generali» (articolo 50) dell’Unione europea ha ufficialmente autorizzato oggi la Commissione ad avviare i negoziati «sulle eventuali disposizioni transitorie applicabili dopo il recesso ordinato del Regno Unito dall’Ue».
(Strasburgo) «Brexit è una catastrofe, una sconfitta, dalla quale tutti hanno da perdere. E non ci saranno vincitori, ci saranno problemi che peseranno su tutti»: Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, è a Strasburgo per partecipare a un dibattito nell’emiciclo dell’Europarlamento.
Conclusa nella notte la prima fase del negoziato tra Unione europea e Regno Unito per la Brexit. Ora la parola passa al Consiglio europeo del 15 dicembre. Due anni di transizione durante i quali il Regno Unito rispetterà tutte le leggi europee, contribuendo anche al budget della Ue senza però partecipare alle decisioni prese dagli altri 27 Paesi.
(Bruxelles) Un nuovo, il quinto, round di negoziati per il Brexit si è concluso stamane a Bruxelles. Nonostante lo «spirito costruttivo» non è stato fatto «alcun grosso passo avanti», ha dovuto dichiarare Michel Barnier, negoziatore per la Commissione europea, in conferenza stampa.