Alla viglia dell'arrivo del Papa nei Paesi baltici, abbiamo raccolto le testimonianze dell'arcivescovo di Vilnius, mons. Gintaras Grusas, di Riga, mons. Zbigņevs Stankevičs e dell'amministratore apostolico di Tallin, mons. Philippe Jourdan.
Lettonia
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Quindici discorsi: 7 in Lituania, 4 in Lettonia e 4 in Estonia, tutti in italiano. Sono i «numeri» del 25° viaggio internazionale che Papa Francesco compirà in Lituania, Lettonia ed Estonia, toccando così la quota di 39 Paesi visitati dall'inizio del pontificato.
La sala stampa vaticana ha diffuso oggi il programma aggiornato del viaggio apostolico di Papa Francesco nei Paesi Baltici dal 22 al 25 settembre. Resi noti anche gli impegni del Papa a settembre e ottobre.
La Santa Sede ha reso noto che «Papa Francesco compirà un Viaggio Apostolico nei Paesi Baltici dal 22 al 25 settembre 2018» e visiterà le città di Vilnius e Kaunas in Lituania, Riga e Aglona in Lettonia e Tallinn in Estonia.
«L’aumento della violenza ci obbliga a stare insieme. Sono i martiri del nostro tempo, così numerosi, ad implorarcelo». È l’ecumenismo dell’«incontro personale» quello praticato a Taizé e a parlarne è fr. Alois, priore della comunità fondata da fr. Roger alla vigilia dell’Incontro europeo che, da domani fino al 1° gennaio, riunirà a Riga, in Lettonia, migliaia di giovani di tutta Europa, ortodossi, protestanti e cattolici. I messaggi del Papa, del patriarca Bartolomeo, dei leader cristiani e di Onu e Unione europea.
“L’anno che sta per concludersi è stato segnato purtroppo da un moltiplicarsi di conflitti violenti, sia bellici sia terroristici. D’altra parte, questa situazione sta provocando sempre più nelle coscienze più mature una reazione non violenta, ma spirituale e morale”. Con queste parole, Papa Francesco ha accolto in Vaticano i nuovi ambasciatori di Guinea, Lettonia, India e Bahrein. In occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, il Pontefice ha rimarcato l’importanza di “collaborare insieme per promuovere nel mondo una cultura della solidarietà, che possa contrastare quella globalizzazione dell’indifferenza che è purtroppo una delle tendenze negative della nostra epoca”.
«Anche gli Stati sono chiamati a gesti concreti, ad atti di coraggio nei confronti delle persone più fragili delle loro società, come i prigionieri, i migranti, i disoccupati e i malati». A rinnovare l’appello contenuto nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace è stato il Papa, nell’udienza concessa oggi ai nuovi ambasciatori di Guinea, Lettonia, India e Bahrein.
Chiamati dal Signore ad operare in una società che, dopo essere stata a lungo oppressa da regimi fondati su ideologie contrarie alla dignità e alla libertà umana, oggi è chiamata a misurarsi con altre pericolose insidie, quali il secolarismo e il relativismo. Così Papa Francesco ha tratteggiato la figura dei vescovi di Lettonia ed Estonia in visita ad Limina, nel messaggio consegnato nel corso del loro incontro in Vaticano. Li ha poi esortati a proseguire instancabili, senza mai perdere la fiducia, nell’annuncio del Vangelo in una rinnovata evangelizzazione nella quale fare affidamento sui sacerdoti, sui consacrati e sui laici.
Ricevendo oggi i vescovi di Estonia e Lettonia in visita ad limina, Papa Francesco ha messo in guardia da relativismo e secolarismo.
(Sir Europa - Bruxelles) - Calendario fitto per le istituzioni europee al debutto del 2015. Il 1° gennaio ha portato la Lituania entra a far parte dell’eurozona come 19° Stato membro. Le autorità monetarie di Vilnius hanno vigilato - assieme al sistema bancario e agli operatori commerciali - sulla regolarità del passaggio dalla moneta nazionale, lita, all’euro.