Si svolgerà a Cracovia, in Polonia, nel 2016, la prossima Giornata Mondiale della Gioventù. L'annuncio è stato dato da Papa Francesco al termine della messa che ha chiuso questo appuntamento mondiale. Davanti ad un mare di giovani, moltissimi dei quali rimasti a pregare tutta la notte in attesa del ritorno del Papa. Nell'omelia Papa Francesco ha spronato i giovani ad andare, senza paura, per servire la causa dell'evangelizzazione. Seguendo queste tre parole sperimenterete che chi evangelizza è evangelizzato, chi trasmette la gioia della fede, riceve gioia. Cari giovani, nel ritornare alle vostre case non abbiate paura di essere generosi con Cristo, di testimoniare il suo Vangelo.
Polonia
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La traduzione italiana delle parole pronunciate da Papa Francesco durante l'Angelus sul Lungomare di Copacabana, Rio de Janeiro, Domenica, 28 luglio 2013.
Brevi istantanee della Messa finale della Gmg. Il posto principale ancora una volta è stato per i più disagiati, i più piccoli, i più anziani, i malati. L'affidamento dell'impegno missionario. Il segno: cinque piccole statue del Cristo Redentore del Corcovado donate ad altrettanti giovani, rappresentanti dei cinque continenti. All'Angelus l'annuncio: nel 2016 appuntamento a Cracovia.
“Cari giovani, abbiamo un appuntamento nella prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2016, a Cracovia, in Polonia”. Con queste parole, Papa Francesco - prima dell’Angelus (testo integrale) recitato dopo la Messa a Copacabana - ha annunciato ai giovani di Rio la prossima Gmg, che torna nella patria di Giovanni Paolo II 25 anni dopo l’edizione di Chestochowa, nel 1991.
Il Treno della Memoria è tornato a casa dopo aver visitato i luoghi dell'orrore nazista. Ma alla stazione di Firenze un fuori programma: ad accogliere i ragazzi c’è Antonio Ceseri, 89 anni, il soldato che assieme ad altri 600 mila militari italiani in tutto il paese (e 40 mila in Toscana) disse di no ai tedeschi dopo l’armistizio del 1943. Fu deportato vicino a Berlino. Erano in 130, si salvarono solo in 3 VIDEO
«Ha speso tutta la sua vita per il bene della Chiesa in Polonia». Così mons. Jozef Kowalczyk, primate di Polonia, ha definito il card. Jozef Glemp nell'omelia pronunciata questa mattina nella cattedrale di Varsavia durante il solenne rito funebre presieduto dal card. Stanislaw Dziwisz arcivescovo di Cracovia.
È morto il card. Jozef Glemp, ex primate di Polonia e per 23 anni presidente della Conferenza dei vescovi polacchi.