È cominciato con la consegna delle chiavi della città, da parte del sindaco di Cracovia, Jacek Majchrowski, nella piazza antistante l’arcivescovado, il pomeriggio di Papa Francesco.
Polonia
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Al battere dei rintocchi di Zygmunt, la più grande campana della Polonia, dalla Torre di Sigismondo sulla collina del Wawel, Papa Francesco ha fatto il suo ingresso nella cattedrale di Cracovia, dedicata ai santi Stanislao e Venceslao. “Qui batte il cuore della Polonia” ha detto l’arcivescovo Dziwisz, che ha dato il suo benvenuto al Papa, aprendo l’incontro con i vescovi polacchi. Tra le domande dei presuli, alle quali il Pontefice ha risposto a braccio, come contrastare la secolarizzazione in Polonia: con la vicinanza alla gente, ha detto il Papa, questa è la cristianizzazione. Avvicinarsi alla gente con misericordia, Liberandosi dell’idolatria del denaro.
“Non dobbiamo aver paura di dire questa verità: il mondo è in guerra perché ha perso la pace. E’una guerra a pezzi, come dico da tempo, ma è guerra sul serio, non guerra di religione. C’è una guerra di interessi, per i soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli. Tutte le religioni vogliono la pace, la guerra la vogliono gli altri”. Papa Francesco lo ha detto ai giornalisti sul volo che da Roma lo ha portato a Cracovia, il giorno dopo l’assassinio di don Jacques Hamel, ucciso nella sua Chiesa in Normandia da terroristi islamici.
La catechesi tenuta stamani da Claudio Maniago, già ausiliare a Firenze e oggi vescovo di Castellaneta, ai giovani della Diocesi di Novara.
La catechesi del cardinale Giuseppe Betori con 300 giovani della diocesi di Vicenza, nella parrocchia di Santa Rafala a Kliny-Zacisze a 10 km da Cracovia.
I discorsi ufficiali pronunciati da Papa Francesco durante la sua visita in Polonia in occasione delle Giornate mondiali della gioventù 2016, a Cracovia (27-31 luglio 2016).
«Nato da donna»: è così che «si realizza la venuta di Dio nella storia». Lo ha ricordato il Papa, all’inizio dell’omelia della Messa celebrata a Czestochowa per il 1050° anniversario del battesimo della Polonia (testo integrale).
Il Papa è arrivato alle 9.35 al Santuario di Czestochowa, ed è stato accolto a braccia aperte dal popolo polacco, riunito intorno alla «sua» Madonna. Un vero e proprio bagno di folla, per Francesco, che ha compiuto circa due chilometri in «papamobile», una volta sceso dall’elicottero, salutato dalle bandiere bianche e rosse agitate dai fedeli, giunti in pellegrinaggio nell’immenso piazzale antistante il luogo di devozione mariana più antico e frequentato della Polonia.
«Adesso vorrei dirvi una cosa. Facciamo silenzio». Sono circa le 21.15 quando Papa Francesco si affaccia per la prima volta dalla finestra dell’arcivescovado, dallo stesso luogo da cui si affacciava Giovanni Paolo II nei suoi incontri con i giovani. E il suo pensiero, lo si capisce subito dopo, va a un giovane polacco: Maciej Ciesla, morto prematuramente poco prima di poter partecipare alla XXXI Gmg (testo integrale).
Tre domande alle quali Papa Francesco ha risposto a braccio. Ieri sera, attorno alle 20,50, il Papa è intervenuto in diretta video alla «festa degli italiani», nella spianata davanti al Santuario della Divina Misericordia. La prima riguardava l'incidente ferroviario in Puglia, la seconda la capacità di perdonare le offese ricevute, la terza come portare pace in un mondo pieno di terrore ed odio (testo integrale).