La pandemia di Covid-19 sta registrando nuovi picchi in tanti Paesi dei Balcani negli ultimi giorni con aumento non solo degli infettati ma anche dei decessi, delle persone in ospedale e in terapia intensiva.
Romania
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Apre da oggi a Firenze il Consolato onorario della Romania per la Toscana, un servizio di grande importanza per i circa 85 mila cittadini di origine romena che vivono nella regione (di cui oltre 20 mila a Firenze) e che mancava da alcuni anni. Console Onorario è stato nominato Paolo Fagiolini, Ufficiale della Repubblica, imprenditore toscano per molti anni impegnato nel settore della sanità e delle biotecnologie.
Una ambulanza della Misericordia di Prato sarà a servizio di una comunità in Romania. Il mezzo dell'Arciconfraternita è partito alla volta della regione Moldavia, nel distretto di Vaslui, dove c'è il piccolo comune di Suletea, il cui sindaco è Ciprian Tamas, nipote di don Petre Tamas, sacerdote di origine rumena parroco di San Pio X nella diocesi di Prato.
«La Civiltà Cattolica», nel numero con la data di oggi, a cura di padre Antonio Spadaro, pubblica la trascrizione del dialogo tra Papa Francesco e i padri gesuiti, incontrati nel recente viaggio in Romania.
«Camminare insieme sia tra cristiani, sul piano della fede e della carità, sia tra cittadini, sul piano dell'impegno civile». Così il Papa ha sintetizzato lo scopo del suo recente viaggio in Romania, di cui ha ripercorso le tappe, nella catechesi dell'udienza generale di oggi, davanti a 15mila persone.
Sul volo che lo riportava a Roma dopo la visita in Romania, Papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti su tanti temi, dall'ecumenismo alla situazione politica italiana, dal futuro dlel'Europa al suo rapporto con Papa Benedetto. Eccone una sintesi e il testo integrale.
Il testo integrale diffuso dalla Sala stampa vaticana della conferenza stampa tenuta da Papa Francesco sul volo di ritorno da Bucarest, dopo la sua visita pastorale in Romani (31 maggio-2 giugno 2019).
«Nella Chiesa di Cristo c'è posto per tutti. La Chiesa è luogo di incontro, e abbiamo bisogno di ricordarlo non come un bello slogan ma come parte della carta d'identità del nostro essere cristiani». Sono le parole di saluto con cui il Papa si è rivolto ieri alla comunità rom di Blaj, circa 60 persone radunate nella nuova chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo e al Beato Ioan Suciu, nel quartiere Barbu Lăutaru (testo integrale).
«Ringrazio il Signore che mi ha dato la possibilità di pregare con voi e di incoraggiare il vostro impegno di evangelizzazione e di testimonianza della carità». Sono le parole pronunciate dal Papa nel Regina Coeli di ieri, dopo la Divina Liturgia a Blasj, che ha inaugurato il terzo giorno del viaggio in Romania (testo integrale).
Presiedendo ieri davanti a 60 mila fedeli la Divina Liturgia al Campo della Libertà di Blaj, pur senza usare la parola «comunismo» il Papa ha fatto riferimento ai 50 anni di dittatura a cui è stata sottoposta la Romania, un regime dittatoriale e ateo che ha fatto soffrire tante persone e in particolare la comunità cattolica e ha invitato a lottare contro le nuove ideologie totalitarie che sorgono (testo integrale).
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