Il referendum incostituzionale del 1° ottobre è saltato dopo l'intervento del governo nazionale. Ma il premier Rajoy non propone alcuna soluzione e il presidente catalano Puigdemont cavalca l'onda separatista. Il docente dell'Università di Barcellona Steven Forti afferma: «Entrambi sono prigionieri di una cieca strategia». Intanto la mobilitazione popolare cresce nella regione. E l'Europa? «Dovrebbe impegnarsi per facilitare un vero confronto tra le parti».
Spagna
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«Di fronte alla grave situazione che si vive in Catalogna, con grande preoccupazione nel resto della Spagna, noi vescovi, in primo luogo, vogliamo fare nostri i desideri e i sentimenti recentemente espressi in maniera congiunta dai vescovi della Catalogna, autentici rappresentanti delle loro diocesi». Così inizia la nota della Commissione permanente della Conferenza episcopale spagnola (Cee), letta ieri pomeriggio dal presidente della Cee, card. Ricardo Blázquez Pérez, al termine della riunione della Commissione permanente.
Il Comune, in accordo con la famiglia, continua a lavorare per tenere vivo il ricordo di Lucrezia Borghi, una delle tredici studentesse morte nel tragico incidente in Catalogna. Nel 2018 una nuova edizione della borsa di studio rivolta a studenti del progetto Erasmus.
Il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, ha ribadito di voler mantenere la convocazione del referendum del 1° ottobre per difendere la democrazia, accusando il Governo di Madrid di avere «sospeso illegittimamente l’autogoverno catalano» instaurando uno «stato di eccezione».
Le polizie di tutta Europa stanno ricercando Abouyaaqoub, l’autista del furgone che ha travolto oltre cento persone sulla Rambla giovedì scorso a Barcellona. Il terrorista forse è già in Francia.
Era gremita ieri mattina la basilica della Sagrada Familia, per la celebrazione voluta e presieduta dal cardinale di Barcellona, Juan José Omella, per pregare «per la pace e la concordia».
Nell’Angelus, recitato ieri dal Papa in piazza San Pietro, la condanna del terrorismo e la preghiera per le vittime e i loro familiari.
La Catalogna è una realtà fortemente sviluppata, che gode di ampia autonomia all'interno della Spagna. Meta di turisti e di immigrati, fatica a fare i conti con la vasta comunità islamica, comprendente elementi che non intendono «integrarsi». Intervista a Joan Baptista Giménez I March.
Sarà l’arcivescovo di Barcellona, il card. Juan José Omella, a presiedere domenica mattina nella basilica della Sagrada Familia, una solenne celebrazione internazionale, in cinque lingue (tra queste l’italiano) in suffragio delle vittime degli attentati in Spagna.
La ferma condanna di ogni forma di violenza, la preghiera per le vittime e l'invito a essere uniti di fornte agli attacchi terroristici in un comunicato del Consiglio mondiale delle Chiese. Il primate anglicano ha espresso in un tweet il grande dolore per quanto accaduta a Barcellona.
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