Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì 8 febbraio, la Presidenza della Cei, a nome dei vescovi italiani, oltre a rinnovare profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto, nella consapevolezza della gravità della situazione, ha indetto, per domani, domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima), una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane.
Turchia
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Dopo il grave sisma che lo scorso 6 febbraio aveva distrutto interi quartieri tra Siria e Turchia una nuova scossa registrata oggi 14 marzo ha fatto tremare la terra nel sud-est della Turchia.
“Abbiamo bisogno di aiuti: ci vorranno mesi, anni, per tornare ad un minimo di normalità”. A parlare ad un mese dal terremoto dalla città di Iskenderun, dove la cattedrale si è completamente sbriciolata, è mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente Caritas Turchia.
“Ringraziamento e gratitudine”: sono questi i sentimenti espressi dalla parrocchia latina di Aleppo, guidata dal padre francescano, Bahjat Karakach, nei confronti della visita del Segretario Generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, e di don Leonardo Di Mauro, direttore del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo.
Partirà stasera dagli aeroporti di Adana e Hatay il secondo contingente di 46 vigili del fuoco italiani impegnati in Turchia per il soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto.
“È una grande tragedia di cui non conosciamo i contorni. Ci sono ancora tante persone sotto le macerie e i lavori di ricostruzione dureranno anni. Anche sul fronte dei soccorsi c’è bisogno di un coordinamento”.
“Aiutiamo ad aiutare” è lo slogan adottato dalla diocesi di Grosseto per lanciare due distinte collette a sostegno delle popolazioni di Siria e Turchia tragicamente colpite dal devastante terremoto che ha già provocato oltre 40mila vittime accertate, senza contare i dispersi e i bambini rimasti orfani.
Mons. Claudio Gugerotti, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, si recherà in Siria e Turchia dalla sera di domani, venerdì 17, a martedì 21 febbraio per una visita “in cui esprimere la vicinanza del Santo Padre alle popolazioni gravemente colpite dal recente, disastroso terremoto e per incontrare i vescovi e gli operatori delle Caritas e le altre Agenzie impegnate a recare aiuto ai sofferenti”. Lo riferisce una nota diffusa poco fa dallo stesso Dicastero.
Il Pontefice lo chiede subito dopo la recita dell’Angelus. Poi torna a pregare per l’Ucraina
A 5 giorni dal sisma che ha colpito Turchia e Siria, resta grave la situazione ad Aleppo dove gli aiuti arrivano con difficoltà e si registrano episodi di sciacallaggio e di furti. Oggi nella città siriana arriva una delegazione dell'Oms. La testimonianza di padre Bahjat: "oggi la Chiesa celebra la Giornata del malato. Preghiamo per tutti i colpiti da questa tragedia"