Lo Yemen, già dilaniato dalla guerra civile, è sull'orlo della carestia, con 2 milioni di bambini con malnutrizione acuta. La situazione è aggravata da una epidemia di colera che ha già fatto 1.900 vittime.
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«Questa votazione molto importante è un passo nuovo nella ricerca della pace». Così mons. Silvano Maria Tomasi, segretario delegato del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, commenta a Radio Vaticana l’adozione, da parte delle Nazioni Unite, di un trattato che proibisce l’uso delle armi nucleari, fino ad ora le uniche armi di distruzione di massa senza un apposito documento che le vieti.
«Grande gratitudine» per il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari siglato ieri alle Nazioni Unite ha espresso oggi Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), perché significa «proteggere tutti i Paesi e il pianeta che è la nostra casa. Potrebbe salvare milioni di vite umane».
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite voterà oggi il budget per le missioni di peacekeeping relative al 2018. Il Consiglio di Sicurezza ha già proposto un finanziamento di 7,3 milardi, ovvero una cifra inferiore di 600 milioni rispetto a quella dell’anno scorso, con un taglio del 7,5 per cento del contributo statunitense.
Papa Francesco ha chiesto alla sezione Migranti e Rifugiati del nuovo Dicastero per il servizio allo sviluppo umano integrale di trovare occasioni per una azione di advocacy a favore dei diritti e della dignità di tutti i migranti e rifugiati. Al «Global compact for refugees» che l'Onu promuove nel 2018 la Santa Sede sarà presente con proposte di cui si sta discutendo oggi. Ce ne parla padre Fabio Baggio.
Nella notte gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili cruise verso la base aerea siriana da cui si presume sia partito l’attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. Le prime reazioni.
Hanno avuto ampio spazio sui media i «richiami» Onu all'Italia su aborto e adozioni gay. Il commento del giurista Alberto Gambino, prorettore dell’Università europea di Roma e presidente di Scienza & Vita.
«Lavorare con determinazione per promuovere le condizioni necessarie per un mondo senza armi nucleari». È l’appello del Papa, contenuto in un messaggio inviato oggi alla «Conferenza dell’Onu finalizzata a negoziare uno strumento giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari, che conduca alla loro totale eliminazione», la cui prima parte è in corso a New York fino al 31 marzo.
«Serve una coscienza mondiale più forte che si renda conto che l'umanità è in pericolo». Così Michel Roy, segretario generale di Caritas internationalis commenta l'allarme dell'Onu: il mondo sta vivendo la peggiore crisi umanitaria dal 1945. A rischio 20 milioni di persone per le carestie. Gli effetti peggiori sono in Sud Sudan, Somalia, Yemen e Nigeria.
Caritas italiana e Pax Christi Italia rilanciano oggi l’appello di Papa Francesco per il disarmo in vista della prossima Assemblea generale Onu del 27 marzo, chiedendo che «l’Italia partecipi in modo attivo e costruttivo agli appuntamenti» delle Nazioni Unite.