L'Istat ha diffuso oggi i dati del «Bilancio demografico nazionale». Il saldo migratorio si riduce a +175mila unità. Ancora in calo le acquisizioni di cittadinanza. L'Italia si conferma Paese multietnico con oltre 196 diverse nazionalità. Un milione e 350 mila trasferimenti interni.
Natalità
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Gigi De Paolo, presidente del Forum delle famiglie, lancia l'ennesimo allarme: «I dati emersi dal report dell'Istat presentato oggi parlano da soli e consolidano situazioni e tendenze drammatiche per il futuro ormai prossimo del nostro Paese». E rilancia la richiesta alla politica di un patto per la natalità.
Presentato oggi il Rapporto Istat 2019. Prosegue la «recessione demografica», nel 2018 oltre 439mila nascite (-140mila rispetto al 2008). Straniero l'8,7% della popolazione. I giovani escono dalla famiglia di origine sempre più tardi. Giovani in fuga, soprattutto dal Mezzogiorno.
Nel suo primo discorso in Blugaria, rivolgendosi alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico, Papa Francesco ha indicato nelle migrazioni e nell'inverno demografico le due sfide per il paese (testo integrale).
In Italia, a fronte di una platea potenziale di 1,5 milioni di bambini, sono circa 350mila i posti disponibili tra asili nido (90%) e servizi integrativi (10%). Lo rivela il secondo rapporto sulla povertà educativa minorile in Italia, «Scuole e asili per ricucire il Paese», realizzato dall'Osservatorio povertà educativa #conibambini - Openpolis e presentato ieri a Roma, presso il Centro congressi Università La Sapienza.
Nel dibattito sulla famiglia che ha investito nei giorni scorsi il Congresso mondiale di Verona c’è qualcosa che stride nel proporre il «tifo per» la famiglia. Il rischio di ridurre il tema della famiglia a tema di scontro o «di parte», appare un grave errore e un limite di ogni convegno che ponga il tema della famiglia «contro» qualcuno o qualcosa.
Il giorno dell'Annunciazione, 25 marzo, alle 18,30, nella cattedrale di Pisa, l'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, incontra e benedice le mamme in attesa di un figlio.
Collaborare, costruendo tra la rete dei consultori pubblici e le attività del privato sociale un linguaggio comune, modalità condivise di accoglienza e ascolto delle persone in difficoltà: coppie, donne, mamme, minori. È questo il senso dell’accordo siglato nei giorni scorsi fra le tre aziende sanitarie - Toscana centro, nord ovest e sud est - e il Forum toscano delle associazioni per i diritti della famiglia.
La Toscana prova ad essere sempre di più un punto d'eccellenza nazionale in termini di qualità dei servizi alle donne in gravidanza. Dal primo marzo il servizio sanitario regionale mette a disposizione un nuovo percorso nascita, articolato nel test combinato, nel test Nipt e nell'applicazione per smartphone «hAPPy Mamma».
Nel «Manifesto per la famiglia», redatto dalla Federazione delle associazioni familiari cattoliche presenti nei Paesi dell'Unione europea, in primo piano inclusione, lavoro e tutela del matrimonio.
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