“Il rischio della guerra nucleare è più vicino che mai. È difficile comprendere perciò la scelta dell’Italia di non partecipare, neanche come Paese Osservatore, al contrario di Germania e Olanda, alla Conferenza di Vienna dei Paesi che hanno ratificato il ‘Trattato per l’abolizione delle armi nucleari’."
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Un tweet del Pontefice oggi in occasione della Giornata internazionale per la completa eliminazione delle armi nucleari
Fukushima 10 anni dopo. La preghiera per le vittime e il ricordo dell’impegno discreto dei cattolici
La comunità cattolica nipponica, su invito dei Vescovi, dopo un minuto di silenzio, si è unita spiritualmente per commemorare il 10° anniversario del terremoto dell’11 marzo 2011, il quarto più grande nel mondo dal 1900 e la cui magnitudo 9,0 della scala Richter è stata la più forte mai registrata in Giappone, provocando il violento tsunami che causò migliaia di morti, inghiottì case, campi, automobili, provocò incendi e danneggiò le centrali nucleari di Fukushima. Nella preghiera di commemorazione sono state ricordate le vittime del disastro il cui bilancio a 10 anni di distanza è ancora incerto.
Un appello ad agire a 360° per scongiurare che il mondo cada nel baratro della paura, della sfiducia e dell'indifferenza per le sorti del pianeta. E' il messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace, che si celebra il 1° gennaio. «Non possiamo pretendere di mantenere la stabilità del mondo attraverso la paura dell'annientamento».
Nella consueta conferenza stampa del Papa sull'aereo che lo riportava a Roma dopo la visita a Thailandia e Giappone, si è parlato del pericolo nucleare, degli armamenti,del possibili viaggio in Cina, di un'enciclica sul tema della pace, ma anche degli scandali finanziari in Vaticano e di come viene amministrato l'Obolo di San Pietro. Ecco la trascrizione completa.
Nel discorso alle autorità e al Corpo diplomatico del Giappone, il Papa ha rivolto un altro appello per la pace e il disarmo: «Mai più, nella storia dell'umanità, si ripeta la distruzione operata dalle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki».
A Tokyo Papa Francesco ha incontrato le vittime del terremoto, lo tsunami e l'incidente nucleare dell'11 marzo 2011, chiedendo di non dimenticare i 50mila ancora senza casa e di ripensare l'uso dell'energia nucleare, scegliendo «uno stile di vita umile e austero». Occorre «trovare un nuovo percorso per il futuro».
La seconda giornata del Papa in Giappone è stata un unico, grande e accorato appello alla pace e al disarmo, che passa per la messa al bando delle armi nucleari. «Mai più la guerra, la pace è disarmata», il filo rosso che lega le tappe a Hiroshima e Nagasaki.
I testi integrali in italiano dei discorsi ufficiali pronunciati da Papa Francesco durante la sua visita apostolica in Thailandia e Giappone (19-26 novembre 2019).
«Usare le armi nucleari è immorale». E' il monito del Papa, contenuto nel videomessaggio, in spagnolo, per il viaggio in Giappone, in programma dal 23 al 26 novembre.