(Bruxelles) Servirà a rafforzare la fornitura di servizi pubblici, l'accesso all'istruzione superiore e i servizi di protezione dell'infanzia in Libano, Giordania e Iraq il pacchetto di aiuti da 100 milioni di euro che oggi la Commissione europea ha adottato attraverso il Fondo fiduciario regionale per la risposta alla crisi siriana.
Conflitti
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Circa 7.500 rifugiati congolesi in fuga dalle violenze sono arrivati in Uganda dall'inizio di giugno, incrementando la pressione sulle strutture di accoglienza già sovraccariche. Lo denuncia oggi l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).
Una delegazione della Conferenza episcopale venezuelana ha consegnato all'Alto commissario Onu per i diritti umani un'articolata lettera nella quale la Chiesa ribadisce la sua denuncia e la sua posizione rispetto alla grave crisi umanitaria, economica, politica e sociale nella quale si dibatte il Paese.
Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef, in una nota sottolinea come siano decine di migliaia i bambini che «nel nord ovest della Siria corrono il pericolo di essere feriti, uccisi e sfollati a causa di una significativa escalation dei combattimenti».
Per 690 milioni di minori, quasi 1 su 3 al mondo, l'infanzia è un diritto negato. Lo denuncia il nuovo rapporto di Save the Children sulle condizioni dei bambini, diffuso alla vigilia della Giornata internazionale dei bambini, che si celebra il 1 giugno. La Repubblica Centrafricana è il Paese al mondo dove le condizioni di vita per i bambini sono le peggiori.
«In Afghanistan tra il 2017 e il 2018 gli attacchi contro le scuole sono triplicati, aumentando da 68 a 192. È la prima volta dal 2015 che gli attacchi contro le scuole aumentano». L'allarme è lanciato oggi dall'Unicef.
«Venerdì scorso 7 bambini fra i 4 e i 14 anni sono stati uccisi durante un attacco sul distretto di Mawiyah, nella citta di Taiz, nello Yemen meridionale. Questo attacco porta a 27 il numero di bambini uccisi e feriti nella recente escalation di violenze vicino Sanaa e Taiz negli 11 giorni passati». Lo ricorda, in una nota, Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef. «Questi - precisa - sono solo i numeri che le Nazioni Unite hanno potuto confermare, quelli reali potrebbero essere anche più alti».
«L'urgente necessità di essere attenti ai più poveri dei nostri cittadini è un chiaro dovere, che si esprime in modo eloquente quando, nel rispetto delle legittime diversità, ci uniamo nel promuovere il loro sviluppo umano integrale. Questa unione ha un nome concreto: fraternità!». Lo ha detto il Papa, ricevendo oggi in udienza, nella Sala Clementina, gli ambasciatori di Thailandia, Norvegia, Nuova Zelanda, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Lussemburgo, Mozambico ed Etiopia in occasione della presentazione delle lettere credenziali.
A causa dell'aggravarsi delle condizioni politiche, economiche, umanitarie riguardo al rispetto dei diritti umani in Venezuela 3,7 milioni di persone sono state costrette a fuggire: è il dato fornito oggi dall'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ricordando che «la maggioranza necessita di protezione internazionale».
Forse è giunto il tempo in cui «le Chiese e i leader spirituali indichino un altro cammino, insistano sul fatto che tutti, Israeliani e Palestinesi, sono fratelli e sorelle in umanità». Lo affermano i vescovi cattolici di Terra Santa al termine della loro assemblea, constatando i fallimenti nella risoluzione del conflitto.