Un aereo noleggiato dall'Unicef è arrivato all'aeroporto di Misurata, nella Libia nordoccidentale, con 18 tonnellate di aiuti di emergenza di cui c'è urgente bisogno. Lo ricorda oggi una nota. Questi aiuti permetteranno all'Unicef di raggiungere i bambini colpiti dal conflitto e le loro famiglie a Tripoli e dintorni.
Conflitti
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Nel messaggio pasquale e la benedizione «Urbi et Orbi» dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, Papa Francesco ha passato in rassegna le situazioni di crisi nel mondo: dal Medio Oriente ai Paesi africani, dagli Stati del continente americano che vivono difficili situazioni politiche ed economiche al proliferare delle armi, senza dimenticare i poveri e gli emarginati.
Una giornalista di 29 anni, Lyra McKee, è morta in seguito ad alcuni scontri a Londonderry, in Irlanda del Nord. «Mai la pace può essere costruita con la morte e la violenza, le pistole e le molotov», commenta al Sir il vescovo di Derry mons. Donal McKeown.
«L'escalation della violenza rende la situazione in Libia sempre più preoccupante. Centinaia le vittime e oltre 25.000 gli sfollati interni fuggiti dalle aree di scontro, ma il numero aumenta di ora in ora, via via che il conflitto si espande. Se i combattimenti non cesseranno, incombe il rischio di una crisi umanitaria di vaste proporzioni su scala regionale con flussi importanti di profughi nei paesi limitrofi: Tunisia, Algeria, Egitto in primis, e anche verso le coste europee». Lo denuncia in una nota oggi Caritas Italiana.
Alla luce del drastico peggioramento delle condizioni di sicurezza nella capitale libica Tripoli, l'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha chiesto con urgenza «il rilascio immediato di rifugiati e migranti dai luoghi di detenzione» poiché molti di questi centri si trovano in aree teatro di scontri continui.
Sara Abdelgalil, portavoce dell’Associazione dei professionisti sudanesi (Spa), all’indomani del rovesciamento da parte dell’esercito di Bashir, presidente dal 1989, denuncia come il creare una giunta militare con mandato biennale sia un vero e proprio colpo di stato inaccettabile.
L'Esercito di liberazione nazionale (Eln), la maggiore formazione guerrigliera di matrice marxista rimasta ancora attiva in Colombia, ha comunicato che durante la Settimana Santa osserverà un cessate-il-fuoco unilaterale.
Incentrato sulla parola «pace», il discorso di Papa Francesco al termine del ritiro spirituale dei leader civili ed ecclesiastici del Sud Sudan. «La pace è possibile», siate «artigiani di pace», l'appello: «Auspico di cuore che definitivamente cessino le ostilità, che l'armistizio sia rispettato, che le divisioni politiche ed etniche siano superate e che la pace sia duratura». Poi la sorpresa finale: il Papa si inginocchia davanti ai leader politici, per baciare loro i piedi.
Prosegue l'offensiva del generale Haftar su Tripoli: migliaia gli sfollati, mentre l'Onu riferisce di 47 morti e 181 feriti in tre giorni di combattimenti. Rinviata la conferenza nazionale a Gadames del 14-16 aprile.
«Ancora bombe sulle Yemen: ieri un'esplosione ha danneggiato due scuole a Sana'a uccidendo 14 bambini e ferendone altri 16. Hanno tutti meno di 9 anni»: a parlare è Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia.