Pedofilia

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Momento conclusivo della due giorni in Irlanda di Papa Francesco è stata la Messa celebrata oggi pomeriggio al Phoenix Park a Dublino, davanti a decine di migliaia di fedeli. All'inizio il Papa ha pronunciato un atto penitenziale con una richiesta di perdono per gli abusi commessi in Irlanda da parte di membri del clero e ha parlato dell'incontro di ieri con 8 vittime di abusi (testo integrale).

«Capisco che si possa essere disgustati di fronte all'orrore di crimini che sono stati commessi provocando un'indicibile sofferenza nelle vittime. Capisco che si voglia che la giustizia sia fatta. Lasciamo allora che la giustizia lavori». Risponde così a nome della diocesi di Lione mons. Emmanuel Gobilliard, vescovo ausiliare, alla grande eco mediatica che ha ricevuto la petizione promossa da un sacerdote, padre Pierre Vignon, per chiedere le dimissioni del cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, per la cattiva gestione con la quale ha trattato casi di abuso sessuale nella sua diocesi.

Papa Francesco di nuovo in partenza per abbracciare a Dublino le famiglie di tutto il mondo riunite nella capitale irlandese per l’Incontro mondiale delle famiglie. È questo il «motivo principale» del viaggio, il 24° per un totale di 36 Paesi visitati. Ma ampio spazio avrà anche il tema degli abusi del clero nei confronti di minori.

La Pontificia Commissione per la tutela dei minori «è incoraggiata» dalla Lettera di Papa Francesco al Popolo di Dio sulla piaga degli abusi. In una nota pubblicata sul loro sito, la Commissione ringrazia il Santo Padre «per le sue forti parole che riconoscono il dolore e la sofferenza delle persone che hanno subito abusi sessuali, l’abuso di potere e l’abuso di coscienza perpetrato da alcuni membri della Chiesa».

Sconfiggere definitivamente la terribile piaga della pedofilia chiede oggi alla Chiesa di lottare contro ogni forma di «clericalismo». Perché – spiega in questa intervista padre Hans Zollner - il clericalismo è una mentalità che mette il clero in una «classe superiore» secondo la quale «posso permettermi quello che voglio», e questo ha portato ai crimini più scioccanti.


Papa Francesco scrive una Lettera al Popolo di Dio, soffermandosi sulle conseguenze causate dagli «abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un numero notevole di chierici e persone consacrate». Esprime solidarietà e invoca «tolleranza zero», sottolineando che «le ferite non spariscono mai e ci obbligano a condannare con forza queste atrocità, come pure a concentrare gli sforzi per sradicare questa cultura di morte». Ecco il testo integrale.