«La richiesta di ricordare a tutte le autorità della Chiesa l’importanza di una risposta diretta alle vittime e ai superstiti che li avvicinano; l’istituzione di una Giornata universale di preghiera e di una liturgia penitenziale». Sono alcune delle «proposte» presentate al Papa, per «ulteriori discussioni e decisioni», dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori, che ha tenuto a Roma sette giorni di incontri.
Pedofilia
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«Le linee guide per la tutela e la protezione dei minori, il sostegno alle vittime e alle loro famiglie, la formazione dei sacerdoti e dei religiosi». Questi i temi principali affrontati dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori, che si è riunita dal 9 all’11 ottobre a Roma.
Dalla piaga degli abusi sessuali all’emergenza migratoria in Europa, dal prossimo Sinodo sulla famiglia all’obiezione di coscienza, Papa Francesco ha risposto a tutto campo ai giornalisti sul volo di ritorno verso Roma da Philadelphia.
Gli abusi sui minori da parte di sacerdoti sono incisi nel mio cuore, “sono continuamente perseguitato dalla vergogna”, “Dio stesso piange”. Papa Francesco ha appena incontrato un gruppo di vittime di abusi, causati anche da familiari ed educatori, e davanti a 300 vescovi venuti a Philadelphia per l’incontro mondiale delle famiglie, nella cappella del seminario San Carlo Borromeo che lo ospita, ha condiviso commosso i suoi pensieri. “Tali reati non possono essere silenziati – ha spiegato il Pontefice- la Chiesa protegge i minori, i responsabili ne renderanno conto”.
«Porto impressi nel mio cuore le storie, la sofferenza e il dolore dei minori che sono stati abusati sessualmente da sacerdoti. Continua a opprimermi la vergogna per il fatto che persone che erano incaricate della tenera cura di questi piccoli li hanno violati e hanno causato loro gravi danni». Lo ha detto Papa Francesco, incontrando il 27 settembre nel seminario San Carlo Borromeo a Philadelphia i vescovi ospiti del Meeting mondiale delle famiglie, ai quali ha riferito di avere appena incontrato nello stesso seminario alcuni adulti, vittime da bambini di abuso (testo integrale).
Alle prime ore di questa mattina è stato trovato defunto nella sua abitazione in Vaticano monsignor Józef Wesolowski, già nunzio apostolico, sotto processo per presunti abusi su minori. Il commento di don Fortunato di Noto, fondatore di Meter.
Oltre il 95% delle parrocchie cattoliche di Inghilterra e Galles hanno almeno un rappresentante preposto a monitorare la sicurezza dell’ambiente in cui vivono i minori in modo da garantire che sia esente da rischi di abusi e violenze di ogni tipo. È il dato positivo più rilevante che emerge dal rapporto annuale presentato oggi dal National Catholic Safeguarding Commission, organismo indipendente della Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles stabilito nel 2008.
Si è chiusa oggi a Roma la «Anglophone conference on the Safeguarding of Children, Young People and Vulnerable Adults», alla quale hanno preso parte rappresentanti di diverse conferenze episcopali di lingua inglese e di vari Ordini religiosi e i responsabili per la prevenzione di abusi in Diocesi e Istituzioni cattoliche.
Rinvio a giudizio dell’ex nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana, Jozef Wesolowski. Lo riferisce oggi la sala stampa vaticana, informando che «il presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, con decreto del 6 giugno u.s., ha disposto, in accoglimento della richiesta avanzata dall’Ufficio del Promotore di Giustizia, il rinvio a giudizio dell’ex nunzio apostolico Wesolowski.
Dall'ultima riunione del Consiglio dei cardinali (il cosiddetto «C9») sono emerse alcune indicazioni al Papa su come contrastare in modo più efficace la piaga della pedofilia tra le fila di uomini di Chiesa.