Il card. Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, in un'intervista concessa alla televisione cattolica Kto, spiega la decisione resa nota il 19 marzo di «ritirarsi per un periodo e di lasciare la guida della diocesi al vicario generale», decisione nata dopo l'incontro del 18 marzo a Roma con Papa Francesco che aveva rifiutato di accettare le dimissioni dell'arcivescovo di Lione.
Pedofilia
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Dopo la condanna a 6 mesi con la condizionale per mancata denuncia di abusi sessuali su minori perpetrati negli anni ’70 e ’80 durante i campi scout da padre Bernard Preynat, l'arcivescovo di Lione, card. Philippe Barbarin ha rimesso il suo incarico nelle mani del Papa, che non ha accettato le dimissioni. L'arcivescovo ha deciso comunque di ritirarsi per un periodo.
Immediatamente dopo la condanna a 6 mesi per mancata denuncia di abusi sessuali su minori perpetrati negli anni '70 e '80 durante i campi scout da padre Bernard Preynat, il card. Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, ha dichiarato di voler rimettere il suo incarico a Papa Francesco (video).
A proposito del summit vaticano sulla tutela dei minori un lettore ci scrive per sottolineare che, purtroppo, gli abusi sui minori non sono certo prerogativa degli ambienti ecclesiastici. Tutto vero, ma ciò non toglie che gli abusi da parte di uomini di Chiesa siano ancora più gravi.
Mons. Rogelio Cabrera López, presidente della Conferenza episcopale messicana e arcivescovo di Monterrey, e mons. Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, segretario generale, in una nota informano di aver incontrato Papa Francesco in udienza e di aver parlato di vari temi, tra cui il recente summit sulla tutela dei minori.
«La Santa Sede si unisce a quanto dichiarato dal Presidente della Conferenza Episcopale Australiana nel prendere atto della sentenza di condanna in primo grado nei confronti del Cardinale George Pell». Comincia così la dichiarazione rilasciata dal direttore «ad interim» della Sala Stampa della Santa Sede, a commento della notizia della condanna del prefetto per l'Economia da parte di un tribunale australiano, che ha riconosciuto il Prefetto della Segreteria per l'Economia colpevole di abusi sessuali su minori.
Un nuovo Motu Proprio del Papa «sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili», per «rafforzare la prevenzione e il contrasto contro gli abusi nella Curia Romana e nello Stato della Città del Vaticano». Ad annunciarne l’imminente pubblicazione, durante l’ultimo briefing dell’incontro in Vaticano su «La protezione dei minori nella Chiesa», è stato il moderatore, padre Federico Lombardi.
Amare i nemici «non è un optional, è un comando. Non è per tutti, ma per i discepoli». Lo ha detto il Papa, durante l’Angelus di oggi, pronunciato poco dopo la conclusione dell’incontro in Vaticano su «La protezione dei minori nella Chiesa».
Nella Sala Regia, dopo la Messa, Papa Francesco ha pronunciato un discorso a conclusione dell’Incontro su «La protezione dei minori nella Chiesa». Il Pontefice ha condannato questi «crimini abominevoli» che coinvolgono milioni di bambini nel mondo, forme di abuso e sfruttamento dietro cui si nasconde la «mano del male», che «non risparmia neanche l’innocenza dei piccoli».
Uno «sportello di ascolto» in ogni diocesi, per permettere alle vittime di procedere alla denuncia. A proporlo è stato mons. Charles Scicluna, arcivescovo di Malta e segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede, nel terzo briefing dell’incontro in Vaticano su «La protezione dei minori della Chiesa».