Nell’avvicinarsi della data del referendum costituzionale, occorre in primo luogo chiedersi come ad esso si è giunti. L’art. 138 Cost. prevede che una riforma costituzionale deve essere approvata con doppio passaggio in ciascun ramo del Parlamento, e che nella seconda votazione essa deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei componenti; se invece viene approvata dalla (sola) maggioranza assoluta, su di essa può essere richiesto referendum da 500.000 elettori, oppure da cinque consigli regionali oppure ancora da un quinto dei membri di ciascuna camera.
Costituzione
Ultimi contenuti per il percorso 'Costituzione'
Il 20 e 21 settembre saremo chiamati alle urne per il referendum costituzionale per esprimerci sulla proposta di riduzione del numero dei parlamentari. Due costituzionalisti toscani ci spiegano le ragioni del voto: per il "Sì" Stefano Ceccanti, per il "No" Andrea Simoncini
Il 2 giugno 1946, esattamente 74 anni fa, il popolo italiano accorreva alle urne: quasi 25 milioni di italiani e di italiane (queste ammesse per la prima volta al voto) si espressero per la monarchia o la repubblica, e contemporaneamente elessero 556 componenti dell’Assemblea costituente. Fu un momento di “ripartenza” della storia italiana, reso possibile da tre sentimenti che animavano la coscienza sociale: speranza, fiducia, consapevolezza.
Il sindaco Anna Ravoni ha accolto venerdì 27 dicembre presso la sala del Basolato del Comune di Fiesole Piazza Mino, 26 i giovani che nel corso del 2019 sono diventati maggiorenni.
«Una informazione drogata e viziata alimenta ogni giorno antisemitismo, femminicidi e discriminazione del migrante». Lo ha detto Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, oggi, in apertura dell’assemblea nazionale elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici, in programma a Roma fino al 23 novembre.
Proseguono gli appuntamenti della Settimana della Costituzione, promossa dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea con il sostegno della Fondazione Carlo Marchi.
«Come cristiani e cittadini ci sentiamo interpellati e non possiamo rimanere muti di fronte a ripetuti atteggiamenti di intolleranza che esprimono un sentimento che va crescendo nel sentire comune, avallato e legittimato dall’azione e dalle parole di esponenti di spicco della politica nazionale». Inizia così un documento firmato da un numeroso gruppo di cattolici livornesi che pubblichiamo integralmente.
Si svolgerà dal 18 al 19 ottobre, presso l'Università degli studi di Pisa, il convegno nazionale dell'Associazione dei docenti universitari della disciplina giuridica del fenomeno religioso (Adec). L'iniziativa che avrà per tema «Costituzione, religione e cambiamenti nel diritto e nella società» è stata organizzata in collaborazione con la Scuola universitaria superiore «Sant'Anna» ed è riconosciuta dall'Ordine degli avvocati ai fini della formazione professionale. Parteciperanno circa 200 professori, studiosi e cultori di diritto ecclesiastico e canonico, provenienti da tutta Italia.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha emanato in data odierna il decreto legge in materia di Sicurezza e Immigrazione e ha contestualmente inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ricordando «che restano fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato».
Per la quinta edizione delle «Conversazioni in San Francesco», organizzata a Lucca dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (5 ottobre-6 dicembre) è stato scelto per tema «Le parole della Costituzione. 70 anni dopo». Otto gli incontri, con personaggi di spicco. Ad aprire la rassegna il costituzionalista Michele Anais.
Successivo » 1 2 3 4 5