La tragedia siriana è fra le più spietate e folli di tutte le guerre civili. In questi sette anni di guerra ci sarebbero stati almeno 33 attacchi con armi chimiche. E se le maggiori responsabilità ricadono sul regime di Assad, è anche difficile, per quasi tutti, scagliare la prima pietra.
Donald Trump
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(da New York) Sono le 21.06 quando il presidente Donald Trump annuncia al suo Paese che pochi minuti prima gli Stati Uniti, in un’operazione congiunta con Francia e Regno Unito, hanno sferrato un attacco di precisione contro la Siria. Le testimonianze del vicario apostolico ad Aleppo e del parroco di Damasco.
(da New York) Otto vescovi americani, le cui diocesi confinano con il Messico, hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta in cui contestano l’annuncio del presidente Trump di inviare da due a quattromila soldati della Guardia nazionale alla frontiera tra i due Paesi.
Non ci sono barriere tra palco e platea a Washington: la «Marcia per le nostre vite» ha solo dei portavoce elevati di qualche metro, ma sono queste migliaia di ragazzi, famiglie, anziani assiepati per ore sul viale che porta al Congresso che hanno storie da raccontare e scelte da far valere.
È deflagrato con la forza di una detonazione per troppo tempo rimandata il caso Facebook e Cambridge Analytica, coinvolgendo i governi e le autorità di mezzo mondo. Ma di cosa si tratta e perché ci riguarda tutti da vicino?
La Coldiretti sottolinea come la decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sui dazi alle importazioni di acciaio e alluminio rischi di scatenare un effetto valanga.
«Aspettavamo questa occasione da 70 anni, la guerra sarebbe un danno irreparabile per entrambe le parti». Così monsignor Igino Kim Hee-joong, arcivescovo di Gwangju e presidente della Conferenza episcopale coreana, commenta al Sir le notizie dei passi in avanti che nella penisola coreana si stanno compiendo.
Grande preoccupazione tra i leader religiosi per le frasi del presidente Usa Donald Tump che nell’incontro di giovedì scorso, con un gruppo bipartisan di legislatori chiamati a discutere un pacchetto di leggi sulla riforma dell’immigrazione, si è espresso con dichiarazioni d’intolleranza nei confronti di Haiti, di alcune nazioni africane e di altri Paesi che godono uno status di protezione umanitaria.
L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato a larghissima maggioranza la risoluzione presentata da Yemen e Turchia che condanna il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele da parte dell’amministrazione Trump. Anche la delegazione della Santa Sede è intervenuta nel dibattito chiedendo il rispetto della particolare natura della Città santa.
Dalla decisione di Trump di spostare l'ambasciata Usa a Gerusalemme, alla sconfitta militare dell'Isis, dalla situazione in Siria all'avvicinamento anti-Iran di Arabia Saudita e Israele. Ne parliamo con Riccardo Redaelli, docente di geopolitica all'Università Cattolica di Milano. «Il futuro non promette nulla di buono».