«Siamo a fianco del governo nel cercare di assicurare – unico Paese europeo – accoglienza e sicurezza a chi cerca rifugio da guerre, fame, povertà. E lo facciamo non solamente nei centri di accoglienza ma in ogni situazione di emarginazione e bisogno del Paese». Lo ha detto oggi il presidente nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi commentando la visita del presidente del consiglio Matteo Renzi a Lampedusa.
Matteo Renzi
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Abbiamo scelto alcune delle tante lettere (e tutte fortemente critiche) che ci sono giunte in queste settimane a proposito della nuova legge sulle unioni civili.
Nel mezzo del dibattito ancora molto acceso sul disegno di legge sulle unioni civili, approvato al Senato e in attesa di passare alla Camera, è arrivata la notizia del «figlio di Vendola». Così almeno l’hanno presentata molti giornali. In realtà, quella creatura venuta alla luce in California, a cui diamo un incondizionato benvenuto augurandogli ogni bene, è figlia di almeno tre persone, ma non certo del leader di Sinistra ecologia e libertà.
Un lettore ci contesta una precedente risposta a proposito della coerenza cristiana del premier Matteo Renzi. Ecco qualche ulteriore precisazione.
Basta una tripla A assegnata da Fitch, o Standard & Poor’s, per uscire dalla crisi? Basta che cresca il Pil, anche se solo per meno di un punto percentuale all’anno? Cifre, sigle, voti dalle agenzie internazionali di rating: sono solo numeri e lettere, che in linguaggio economico si chiamano indicatori.
Un lettore ci scrive a proposito di alcune scelte del premier Matteo Renzi (come il sì al divorzio breve) ritenendole in contrasto con il suo dichiararsi cattolico.
Secca smentita del portavoce della Sala stampa Vaticana su un presunto veto del Papa ad incontrare il premier in occasione della visita a Firenze.
Il disegno di legge che riforma il bicameralismo è ormai in dirittura d'arrivo. Funzionerà il sistema con senatori «dopolavoristi» e senza vincolo di rappresentanza? Limitate le competenze delle Regioni ma non di quelle autonome. È però preferibile rispetto alla riforma del 2006.
Nel linguaggio tecnico, si parla di una «manovra finanziaria» che ha un ammontare complessivo di 26,5 miliardi di euro. Tale somma potrà salire a 30 miliardi se l'Unione europea concederà un’ulteriore «flessibilità» dello 0,2% del Pil per la cosiddetta «clausola migranti». Previsti tagli alle tasse - via Imu-Tasi - sgravi per le imprese, fondi per la lotta contro la povertà e per la Terra dei fuochi. Una voce sul «Dopodinoi». Il canone Rai scenderà da 113,5 a 100 euro e si pagherà in bolletta.
L’addio al «bicameralismo perfetto» o «paritario» rappresenta il vero stacco rispetto alle scelte dei Costituenti. Il tutto in nome di una governabilità accelerata richiesta dai tempi. Non meno significative le altre modifiche, a partire dalle modalità di elezione e dal referendum propositivo. La Riforma costituzionale passerà al vaglio del referendum popolare confermativo previsto per l’autunno del 2016