Il Segretario generale della Conferenza episcopale italiana ha commentato ai microfoni di Tv2000 l'elezione di Sergio Mattarella.
Quirinale
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«Ci emoziona ricordare il cammino di formazione di Sergio Mattarella, che come noi è cresciuto nel Movimento studenti di Azione cattolica. Mattarella è stato infatti responsabile del Msac di Roma e del Lazio tra il 1960 e il 1964». La Segreteria nazionale del Movimento studenti dell'associazione laicale saluta dunque «con gioia l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica».
Dodici presidenti della Repubblica per tredici mandati dal 1946 ad oggi, 31 gennaio, data di elezione di Sergio Mattarella al Colle. Da Enrico De Nicola all'ex giudice della Corte Costituzionale - tra presidenti provvisori, malati, dimissionari, eccezionalmente rieletti ed elezioni al primo scolpo o dopo decine di scrutini o condizionate da drammi come l'assassinio di Giovanni Falcone - sono stati sessanta anni ricchi di colpi di scena.
L'Azione Cattolica italiana «saluta con gioia e fiducia l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica Italiana». La nomina «ci è particolarmente cara in virtù della sua lunga militanza in Azione Cattolica, dell'affetto e della gratitudine con cui egli ha sempre guardato all'associazione».
Sergio Mattarella, 73 anni, è il dodicesimo Presidente della Repubblica italiana. È stato eletto al quarto scrutinio, tenutosi stamattina nell'aula di Montecitorio. Il quorum di 505 voti è stato superato alle 13, accolto da un lungo applauso. Giurerà martedì 3 febbraio alle 10. Gli auguri della Cei, del Papa e dell'Azione cattolica.
Terza fumata nera a Montecitorio per l'elezione del presidente della Repubblica. Per la terza volta in due giorni nessuno dei candidati votati ha raggiunto il quorum richiesto, i due terzi dell'Assemblea (673 voti). Le schede bianche sono state 513, le nulle 27, i voti dispersi 70, su un totale di presenti e votanti di 969. Si è trattata dell'ultima votazione con quorum per l'elezione a 673 voti. Dal quarto voto, in programma domattina a partire dalle 9,30 a Montecitorio, per eleggere il presidente della Repubblica basterà il voto della metà più uno dei 1009 grandi elettori: 505 consensi.
Nella conferenza stampa di presentazione del comunicato finale sui lavori del Consiglio permanente della Cei, mons. Nunzio Galantino ha risposto alle domande dei giornalisti su diversi temi di attualità, a cominciare dalla designazione da parte del Pd di Sergio Mattarella come candidato unico alla presidenza della Repubblica.
«Le forze politiche sappiano trovare una figura di prestigio e di garanzia all'altezza del delicato compito che attende il nuovo inquilino del Quirinale per il prossimo settennato. Un arbitro autorevole, non un notaio. Una personalità su cui possa convergere il più vasto consenso». Lo ha affermato Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, intervenendo oggi alla Direzione nazionale dell'Associazione, alla vigilia dell'inizio delle votazioni per eleggere il successore di Giorgio Napolitano, cui va «la profonda gratitudine delle Acli.
Nonostante l’irresolutezza finora dimostrata, c’è qualche possibilità che il caso di Sergio Cofferati – che ha lasciato il Pd dopo le contestate primarie in Liguria – possa spingere la minoranza del partito ad un gesto eclatante in vista dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Con la firma delle dimissioni di Giorgio Napolitano da presidente della Repubblica, dopo nove anni al Quirinale, si conclude lo stato di «eccezione costituzionale» e si apre una pagina nuova.