69,64% per il sì, 30,36% per il no: questo il risultato del referendum sul taglio dei parlamentari al termine dello scrutinio in tutte le 61.622 sezioni del Paese.
Referendum
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Torna a salire l'affluenza degli elettori ai seggi
Il dato non è ancora definitivo ma la vittoria dei 'Sì' sembra scontata anche se con numeri inferiori a quelli previsti dai promotori del referendum per il taglio dei parlamentari
Si sono aperti regolarmente alle 7 i seggi per la seconda giornale delle consultazioni elettorali
D'Amato: 'Criticità superate grazie al lavoro dei sindaci'
Nell’avvicinarsi della data del referendum costituzionale, occorre in primo luogo chiedersi come ad esso si è giunti. L’art. 138 Cost. prevede che una riforma costituzionale deve essere approvata con doppio passaggio in ciascun ramo del Parlamento, e che nella seconda votazione essa deve ottenere la maggioranza dei due terzi dei componenti; se invece viene approvata dalla (sola) maggioranza assoluta, su di essa può essere richiesto referendum da 500.000 elettori, oppure da cinque consigli regionali oppure ancora da un quinto dei membri di ciascuna camera.
Il 20 e 21 settembre saremo chiamati alle urne per il referendum costituzionale per esprimerci sulla proposta di riduzione del numero dei parlamentari. Due costituzionalisti toscani ci spiegano le ragioni del voto: per il "Sì" Stefano Ceccanti, per il "No" Andrea Simoncini
Confesso un po’ di imbarazzo nello scrivere l’editoriale che accompagnerà i nostri lettori alle elezioni regionali e al referendum per il taglio dei parlamentari. Da decenni il mondo cattolico è diviso, sempre, e disorientato, quasi sempre, quando deve recarsi ai seggi. E io faccio parte di questo mondo.
C’è tempo fino a mezzanotte di domani, 15 settembre, per chiedere di votare a domicilio alle prossime consultazioni elettorali: quelle del 20 e 21 settembre. I tempi sono definiti dalla normativa nazionale e la possibilità è riservata a chi, positivo al Covid-19, si trova in quarantena a casa oppure è in isolamento fiduciario e sorveglianza attiva perché entrato in contatto con una persona contagiata o è rientrato dall'estero da Paesi a rischio ma senza ancora disporre dell’esito negativo del tampone.
Il Referendum costituzione che doveva tenersi il 29 marzo è stato rinviato «sine die». Lo ha annunciato poco fa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte