Poche sorprese dal voto toscano, regione che non era tra le promotrici del referendum. L’affluenza è stata di poco al di sotto della media nazionale (30,77% contro il 31,19% complessivo) con poche differenze tra un territorio ed un altro.
Referendum
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Sul referendum che tra due giorni chiamerà gli italiani ad esprimersi in merito alle trivelle, la Chiesa italiana «ufficialmente non si è assolutamente pronunciata». Così il cardinale Angelo Bagnasco intervenendo a margine di un incontro a Genova nel quale il l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei ha presentato l’esortazione apostolica «Amoris Laetitia» di Papa Francesco.
Domenica 17 (dalle 7 alle 23) si vota per un referendum. È la prima volta che si tiene una consultazione promossa dalle Regioni. Mons. Galantino: «Gli slogan non funzionano, bisogna coinvolgere la gente». Ecco le ragioni del «sì», del «no» e dell'astensione.
Con il sì definitivo della Camera dei Deputati (361 favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti) il disegno di legge di riforma costituzionale è giunto al traguardo. Grandi le novità introdotte, a partire dalla modifica del Senato. Ora la parola finale spetta ai cittadini italiani attraverso il referendum confermativo previsto per ottobre.
Forse pochi ancora lo sanno, ma domenica 17 aprile si tiene in tutta Italia un referendum abrogativo, richiesto da alcune regioni (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise). Ed è la prima volta che questo – previsto dalla normativa sui referendum - accade.
Sulle trivelle «non c’è un sì o un no», e «la questione non è l’astensione». Con questa parole monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha illustrato uno dei temi di cui si è occupato il Consiglio episcopale permanente.
La Regione terrà a battesimo, dal 24 febbraio, il primo «referendum» di cittadini on line. «Formalmente non lo possiamo proprio definire così – precisa l'assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli – ma la sostanza è questa».
Reintrodotta nelle bollette la remunerazione del capitale investito dai gestori della rete idrica, nonostante il parere della Corte Costituzionale. Era stata cancellata dalla consultazione di due anni fa. Protesta del Forum toscano dei movimenti. Ha vinto la stessa tecnica usata per i rimborsi elettorali.