Il prefetto di Firenze Valerio Valenti ha confermato che venerdì 16 dicembre la forza pubblica effettuerà l'accesso alla moschea di piazza dei Ciompi. Certini (Centro La Pira): «sollecitare le istituzioni a trovare una soluzione adeguata e dignitosa, nell’ottica della necessità di assicurare a tutti la libertà di esercitare il proprio culto»
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“La povertà e la situazione di precarietà in cui versano molte persone a causa della perdita di posti di lavoro e dei problemi economici e sociali legati alla pandemia rendono ancora più urgente il nostro dovere di condivisione”. È quanto si legge nel messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso per il Ramadan, in cui si fa notare che “la pandemia con i suo tragici effetti su ogni aspetto del nostro stile di vita ha attratto nuovamente la nostra attenzione” su questo tema, che è anche il tema del messaggio di quest’anno.
In tale occasione verrà piantato un olivo, simbolo di pace, fecondità e benessere, nel giardino della moschea (inaugurata il 25 ottobre 2013). La visita dell’Arcivescovo si colloca in continuità con quanto fatto in diocesi negli ultimi decenni e certamente darà ulteriore slancio alle relazioni fra cattolici e musulmani sul territorio.
Un ventennio aperto dal crollo delle torri gemelle, che si chiude con la presa del potere dei Talebani in Afghanistan. Un tempo di scontri, ma anche di gesti importanti come quelli compiuti da papa Francesco. Padre Antonio Spadaro, gesuita, direttore de «La Civiltà cattolica», è una delle persone che segue più da vicino il Papa. E la sua lettura di questo ventennale è che bisogna lavorare per l’icontro e il dialogo. «Anche se tutto sembra dire il contrario».
Dal crollo delle torri gemelle al ritorno dei talebani in Afghanistan, passando attraverso i viaggi di Papa Francesco: una lettura di questi vent'anni in un'intervista di padre Antonio Spadaro a Toscana Oggi
Si conclude con uno sguardo sull’arte italiana per le vie del centro storico fiorentino la seconda edizione del progetto “Formare per conoscere, conoscere per convivere. Religioni e cittadinanza”, promosso in queste settimane dall’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose. Insegnante d’eccezione Antonio Natali, già direttore degli Uffizi.
Musulmani in Italia: parte il 28 maggio a Firenze il corso per guide religiose di comunità islamiche
Prenderà ufficialmente il via a Firenze il 28 maggio il corso per guide religiose di comunità islamiche (gli imam) e per donne chiamate a insegnare e predicare (le murshidat).
L'Arcivescovo di Firenze, card Giuseppe Betori si è recato questa mattina al Parco delle Cascine dove i musulmani di Firenze hanno festeggiato la fine del Ramadan, per consegnare un messaggio di augurio e di amicizia all'imam e alla comunità islamica.
l Covid ha colpito anche Izzeddin Elzir, imam della comunità islamica di Firenze ed ex presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche in Italia, ricoverato da ieri sera in ospedale per permettere, come riferisce una nota, il costante monitoraggio della sua situazione.
Papa Francesco ha definito l'Ayatollah Al Sistani "un uomo di Dio". Un lettore chiede: di quale Dio? La risposta del teologo.