«Abbattere i muri alzati dalla paura e dall'ignoranza e cercare insieme di costruire ponti di amicizia che sono fondamentali per il bene di tutta l'umanità». È questo l'augurio che in occasione del mese del Ramadan - iniziato quest'anno il 5 maggio -, il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha inviato ai Musulmani del mondo intero.
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Cristiani e musulmani credono nello stesso Dio? Un lettore ci scrive contestando una precedente risposta...
«Mi auguro che la preghiera di questo mese possa liberare energie di amore e di pace nel mondo». E' questo «l'augurio» che monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione Cei per l'ecumenismo e il dialogo formula quest'anno ai fratelli e alle sorelle musulmani che vivono in Italia e che da domenica 5 maggio entrano nel mese sacro del Ramadan.
Ieri al Festival delle religioni, che quest'anno ha avuto per sede la millenaria basilica di San Miniato al Monte (Firenze), il rabbino Spagnoletto e l'imam Pallavicini hanno dialogato sul tema: «Il tempo nell'islam e nell'ebraismo».
Condanna del Consiglio dei saggi musulmani: «Questi atti vanno contro gli insegnamenti di tutte le religioni e di tutti i credo, nonché contro tutte le leggi e norme sociali internazionali». Il mondo ebraico chiede «tolleranza zero per coloro che usano il terrore per far avanzare i loro obiettivi». I leader cristiani si uniscono in preghiera con la comunità cattolica dello Sri Lanka. Olav Fykse Tveit (Wcc): «Crediamo fermamente che la violenza, l'odio e la morte non avranno l'ultima parola»
Messaggi di solidarietà con il popolo francese per il tragico rogo che ha devastato la cattedrale «simbolo» di Parigi sono giunti anche dal Congresso ebraico mondiale e dal Grande Imam di Al-Azhar.
«Un altro passo sulla strada del dialogo e dell'incontro con i fratelli e le sorelle musulmani, per essere - come diceva il motto del Viaggio - ‘Servitore di speranza' nel mondo di oggi». Così il Papa ha definito il suo recente viaggio in Marocco, di cui nella catechesi dell'udienza di oggi, pronunciata davanti a 12.500 persone, ha ripercorso le tappe.
«Coloro che costruiscono i muri finiranno prigionieri dei muri che hanno costruito. Invece quelli che costruiscono ponti, andranno tanto avanti». Lo ha detto il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo di ritorno dal Marocco.
«I cristiani sono un piccolo numero in questo Paese. Ma questa realtà non è, ai miei occhi, un problema, anche se riconosco che a volte può diventare difficile da vivere per alcuni». E’ il saluto del Papa al clero, ai religiosi e al Consiglio ecumenico delle Chiese, ai quali dalla cattedrale di Rabat ha rivolto il suo terzo discorso in Marocco.
I testi integrale dei discorsi pronunciati da Papa Francesco nel suo viaggio apostolico in Marocco (30-31 marzo 2019).