Roma

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«Fino all’11 marzo – esclusi quindi sabato e domenica, e solo nella giornata di sabato c’erano oltre 50mila persone – ad oggi siamo a 2.802.000 presenze dall’8 di dicembre, solo nella zona di san Pietro». A rendere noti i «numeri» dei primi 100 giorni del Giubileo è stato monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.

«In questo periodo in cui la Chiesa vive la Quaresima, nell’Anno straordinario della misericordia voluto da Papa Francesco, vogliamo scendere in strada con le donne e le ragazzine che ogni giorno subiscono la violenza di sfruttatori e clienti»: lo afferma Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, presentando la «Via Crucis vivente» lungo le vie di Roma, che si svolgerà venerdì 26 febbraio.

Doppia «visita a sorpresa» oggi per Papa Francesco, che all’interno dei «venerdì della Misericordia», previsti in questo Anno Santo straordinario, si è recato dapprima in una casa di riposo nella periferia romana e poi in una struttura non ospedaliera dove sono ospiti 7 persone in stato vegetativo assistite dai loro famigliari.

Nonostante il clima di paura dopo gli attentati di Parigi, nel primo mese del Giubileo si sono riversati a Roma più di un milione di persone. Monsignor Rino Fisichella: «Partecipazione in crescita». Il questore Nicolò D'Angelo: «La Capitale ha risposto bene ai giorni di massima allerta e la gente non si è chiusa in casa». Centinaia di milioni di fedeli hanno attraversato le Porte Sante di tutte le cattedrali del mondo. Il 30 gennaio la prima «udienza giubilare». Attesa per le reliquie di Padre Pio a San Pietro. Il 10 febbraio il Papa darà il mandato ai «missionari della Misericordia».

Con l’inizio del Giubileo straordinario della Misericordia, si stanno scaldando i motori del progetto «Ospitalità misericordiosa», promosso dal portale www.ospitalitareligiosa.it, che ha l’obiettivo di aprire le porte delle strutture di ospitalità religiose e laiche (conventi, monasteri ma anche hotel e case per ferie) ad un gesto di vera misericordia per l’Anno giubilare. 

Il tessuto di prossimità, di comunità locale, da cui solo può nascere una classe dirigente adeguata, non si crea per decreto. Neppure è dato una volta per sempre. Richiama radici storiche, capacità progettuale, valori radicati. Implica una forte soggettività sociale