"Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione "io resto a casa". Ci sarà l'Italia come zona protetta". Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Scuole chiuse fino al 3 aprile. Spostamenti solo per motivi di lavoro, salute o necessità.
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«Mantenere nelle parrocchie il suono delle campane, per ricordare che l’Eucaristia non viene meno, anche in questo periodo in cui ne è sospesa la celebrazione pubblica». È una delle indicazioni nel comunicato che i Vescovi toscani hanno emesso al termine dell'incontro che si è svolto questa mattina all'eremo di Lecceto, sulle misure relative all'emergenza sanitaria in atto. Di seguito, il testo integrale del comunicato.
È stata disposta la riorganizzazione delle attività dell’Otorino di Careggi con una rimodulazione per la necessaria quarantena di 15 fra medici e infermieri a causa di un contatto positivo al virus Covid-19. Il contatto è di natura non professionale ed esterno all’ospedale. Sono garantite comunque le urgenze, le emergenze e gli interventi non differibili. Lo rende noto la Direzione sanitaria di Careggi precisando che altri 10 dipendenti fra sanitari e amministrativi della Direzione sanitaria sono in quarantena sempre per un contatto esterno non lavorativo.
Sono 43 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Toscana nelle ultime ventiquattro ore. Il monitoraggio è quello di mezzogiorno di oggi, lunedì 9 marzo.
A tutti i toscani, Enrico Rossi ha chiesto spirito di solidarietà e disciplina: «Dobbiamo essere tutti consapevoli che il nostro comportamento influenza la nostra salute e quella di tutti».
L'Università di Siena per affrontare i disagi della sospensione delle attività didattiche, prevista dal Governo per l'emergenza Coronavirus, ha attivato oltre 1.700 corsi sulla piattaforma e-learning
Il messaggio del segretario Cisl Toscana Riccardo Cerza: «Anni di tagli lineari per far cassa hanno ridotto personale e posti letto della nostra sanità. Ricordiamoci di loro, passata l’emergenza»
Il Forum chiede «alle autorità sanitarie di insistere e continuare nel creare posti di terapia intensiva sufficienti per le impreviste ed imprevedibili esigenze, ad evitare scelte non accettabili, sotto il profilo etico, dei pazienti da trattare»
«In questi giorni, offrirò la Messa per gli ammalati di questa epidemia di Coronavirus, per i medici, gli infermieri, i volontari che aiutano tanto, i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati che sono rinchiusi». Lo ha detto questa mattina Papa Francesco nella prima messa a Santa Marta trasmessa in diretta streaming.
Su richiesta della Cross della Protezione civile e in coordinamento con le sale operative della Confederazione nazionale e della Federazione toscana dalla notte di domenica 8 marzo sono stati trasferiti numerosi pazienti non affetti da Covid19 per liberare posti letto nelle terapie intensive.