Solo l'11,7% dei giovani italiani ha svolto o sta svolgendo un'esperienza di servizio civile, mentre circa la metà (50,2%) non ha mai svolto attività di nessun tipo in ambito sociale. È quanto emerge dalla ricerca «Partecipazione sociale dei giovani e servizio civile universale», promossa dall'Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica e presentata questa mattina a Roma a Palazzo Chigi.
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«Nel 2015 siamo in grado di avere le risorse per poter far partire circa 50mila giovani. Un risultato importante considerando i numeri precedenti - 15mila nel 2014 e meno di mille nel 2013 -. L'obiettivo è di arrivare a 100mila giovani nel 2017». Lo ha detto Luigi Bobba, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, intervenuto questa mattina a Palazzo Chigi alla conferenza stampa di presentazione dei bandi Garanzia giovani, Corpi civili di pace, Servizio civile europeo.
«Nell'attesa di conoscere la formulazione dell'emendamento, l'annuncio del presidente Renzi che al Senato verranno stanziati 50 milioni aggiuntivi per il Servizio civile nazionale è una buona notizia, vengono fugati i richiami alle politiche del Governo Berlusconi di chiusura dell'esperienza e ne siamo contenti, d'altra parte non li avevamo stanziati noi i 65 milioni alla Camera».
«Non posso nascondere la delusione per la bocciatura dell'emendamento che prevedeva l'adeguamento delle risorse per il 2015 in favore del Servizio civile. Tali risorse avrebbero dovuto essere portate a 200 milioni di euro, rispetto agli attuali 60, per coinvolgere fino a 40mila giovani, pronti per altrettanti progetti già approvati».
«Il Governo Renzi prende in giro i giovani, il terzo settore, gli enti locali, le Regioni e smentisce se stesso». È la replica della Conferenza nazionale enti per il servizio civile (Cnesc) alla bocciatura dell'emendamento «Patriarca e altri» presentato in Commissione bilancio della Camera dei deputati, che avrebbe conferito 200 milioni al Servizio civile nazionale (Scn) invece dei 65 proposti dal governo.
«Il 74 % dei giovani è molto soddisfatto dall'esperienza compiuta. Il 61,5% di loro ha visto nel servizio civile all'estero l'opportunità di crescita personale. Quasi il 70% di coloro che vi hanno aderito oggi lavora». Sono i dati più significativi che emergono della ricerca «Servizio civile all'Estero - giovani, lavoro e cittadinanza attiva», promossa dalla Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario (Focsiv) e realizzata dal Censis.
Licio Palazzini, presidente della Cnesc (Conferenza nazionale enti servizio civile), ha accolto «con estremo sconcerto la scelta del Governo di tagliare i fondi già scarsissimi per il servizio civile nazionale.
E' pubblicato sul Burt, il bollettino ufficiale della regione Toscana, il bando per il servizio civile regionale 2014. Sono a disposizione 2460 posti per i quali potranno fare domanda i giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni, che siano residenti o domiciliati in Toscana e che siano in possesso dell'idoneità fisica.
Presentate dal governo le «linee guida», molte le novità: adeguati incentivi, sussidiarietà verticale e orizzontale decollo dell'impresa sociale, ripristino del «servizio civile» universale per giovani dai 18 ai 29 anni (100mila all'anno), ampliamento del sostegno economico pubblico e privato, fiscalità di vantaggio, 5 per mille, titoli finanziari etici detassati. Quanto basta per un giudizio positivo di Pietro Barbieri, portavoce del Forum
«Un tempo di servizio civile per tutti, indistintamente, come tirocinio nel quale - giorno per giorno - si vive e si condivide un progetto di vita, degli ideali alti». È l'auspicio espresso oggi pomeriggio dall'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, celebrando l'eucaristia nella cattedrale genovese di San Lorenzo a conclusione del X Incontro nazionale dei giovani in servizio civile.