Una vicenda che parte da una notizia di cronaca nera, l’uccisione di un carabiniere, e che vede le due donne coinvolte - la moglie della vittima e la madre del ragazzo che l’ha ucciso - avviare un percorso di pacificazione. Lucia Aterini si è imbattuta in questi fatti da giornalista del Tirreno, e ha deciso di raccontarli in un libro dando voce alle due protagoniste.
Storie e Toscani da raccontare
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Radicofani punta sul turismo in bicicletta e lo fa su basi concrete, con risultati evidenti: oggi, sabato 30 maggio, è stato inaugurato un noleggio di bici elettriche da parte di Nicolò Rossi e a luglio ne aprirà un altro, da parte di Carlo Siorini.
E' uscito “Casa Mansi. Balli, serate e ricevimenti”, opera in due volumi edita da Maria Pacini Fazzi. Sono i diari manoscritti di Raffaello Mansi, che raccontano un periodo che va dal 1892 fino al 1947 e permettono di scoprire un inedito spaccato sociale della Lucca di fine Ottocento e delle sue evoluzioni nel contesto nobiliare cittadino. Protagonista è comunque Palazzo Mansi, da poco più di quarant’anni divenuto Museo Nazionale.
Pubblichiamo l’esperienza di guerra di Raffaello Cei (98 anni), mentre era prigioniero a Pietermaritzburg. Nato a Lucca il 16 ottobre 1920, fu chiamato alle armi nel 1940. Partito per la guerra sbarcò a Tripoli nel 1941 poi, con le disfatte dell’asse tedesco-italiano in Africa venne catturato il 17 febbraio 1942. Rimpatriato nel 1947, nel 1950 ha ricevuto la Croce al merito. Oggi vive a Lucca con la moglie. Padre di due figli, è nonno di tre nipoti e bisnonno di Edoardo.
Martedì 9 febbraio, Mario Andretti, pluridecorato pilota automobilistico ed esule istriano che visse a Lucca dal 1948 al 1955, ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Lucca nell’aula consiliare di Palazzo Santini.
Nobildonne, amanti, artiste, suore, mogli ricordate su lapidi sparse per il centro della città sono le protagoniste del libro presentato a palazzo Panciatichi dai consiglieri Bambagioni e Lastri
Tv Prato ricorda il 70° anniversario della deportazioni dei pratesi nei campi di lavoro nazisti con una serata dedicata alla memoria. Domani, giovedì 6 marzo, alle 22 verrà trasmesso in prima visione televisiva il docufilm del regista pratese Gabriele Cecconi, intitolato «Eppure, quando guardo il cielo».
La sua casa è un pullulare di colori. Alle pareti sono appese icone di ogni misura, che brillano nell'oro o nell'azzurro, e quadri che raccontano la storia di una evoluzione artistica e della fede che l'ha sostenuta e continua a sostenerla. Lucia Della Scala, pittrice e mamma, sposata con il diacono permanente Riccardo Vergassola, è un'artista cristiana che dal legame personale, sentito e vissuto, con la Trascendenza trae motivo di continua ispirazione.
Sul manichino c'è un abito in lavorazione, con spilli e imbastiture in vista, di un bel tessuto di colore blu. Alle pareti, una carrellata di premi, diplomi, riconoscimenti. In un angolo della stanza-laboratorio resiste una vecchia macchina per cucire, perfettamente funzionante, attorniata da forbici e rocchetti di filo. È il mondo di Angelo Michele Bafaro, 79 anni, maestro sarto («top taylor» lo chiamano all'estero), consigliere della giunta esecutiva della Federazione Nazionale Sarti e Sarte d'Italia, artigiano della Cna Federmoda di Pisa, pluripremiato con le «Forbici d'oro» dall'Accademia Nazionale dei Sartori e in decine di concorsi nazionali e internazionali.
DI GRAZIELLA TETA
Ogni viaggio inizia per un motivo. Si parte per una vacanza, per lavoro, si parte per andare a trovare qualcuno lontano. Lui è partito per andare alla ricerca di qualcosa. Ogni partenza è accompagnata da un mezzo di trasporto. Lui ha scelto il più tradizionale e il più economico, quello che si chiama «il cavallo di San Francesco», i piedi. Prima di andare ci si scelgono dei compagni di viaggio. Lui invece è partito in solitaria. Ma soprattutto partendo si pensa alla meta. Per Carlo Picchietti quella invece è stata solo l'inizio di un nuovo viaggio.
DI GIULIA SARTI